Kuniko Maeda, cibo e design
Gli incontri fra cibo e design possono stupire, ma anche far riflettere sulla qualità della nostra vita quotidiana. E’ la convinzione di Kuniko Maeda, giovane designer di Tokyo, trasferitasi in Olanda dopo un master alla Design Academy di Eindhoven. Autrice di progetti stravaganti, Kuniko si è interessata ai bisogni primari dell’uomo, come “mangiare”, “vestire” e “abitare”: nel corso del tempo questi si sono evoluti e adesso si identificano, rispettivamente, nei pasti, nella moda e nella casa. Allo stesso tempo anche la distinzione fra questi tre campi di base si è fatta nebulosa, via via che le maglie della società si sono fatte più complesse ed intricate. Il design allora può intervenire per concretizzare relazioni già sottintese e realizzare divertenti provocazioni come tavoli-torte, sgabelli di cioccolato, borsette griffate porta-sandwich, e così via. Queste sono solo alcune delle creazioni di Kuniko Maeda, proposte alternative al cibo frettoloso che ingeriamo ogni giorno senza riflettere sul suo significato: mettendo il cibo in diretta relazione con altri aspetti primari dell’esistenza la designer vuole creare altrettante occasioni di riflessione sulla nostra vita quotidiana, per portare, possibilmente, ad un miglioramento della qualità dell’esistenza. Proprio il cibo è oggetto di sperimentazione, perché, secondo la designer, più ricco di potenzialità estetiche e comunicative inesplorate. Il progetto “Tasteful #2 Table Manners”, presentato presso l’edizione 2006 di “Passagen” a Colonia ha come protagonisti sandwich dal look sorprendente: ce ne sono in tre taglie (S, M e L) per ogni grandezza di appetito; oppure con decorazioni originali, estremamente inusuali. Come quello da ammirare per il motivo decorativo tipico delle ceramiche Delft tostato direttamente sul pancarrè.
Attilio Lauria
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Posted by admin on Novembre 6th, 2007 filed in Spunti e Spuntini |