Entra in vigore oggi il decreto “salva olio di oliva”, emanato per garantire la provenienza nazionale dell’extravergine in commercio, ed impedire così di «spacciare» come Made in Italy miscugli di olio spremuto da olive spagnole, greche e tunisine, come è avvenuto fino ad ora. Il provvedimento ha l’obiettivo di tutelare la trasparenza dell’informazione ai consumatori, ma anche quello di fermare le frodi e gli inganni.
La Col diretti, che ha fortemente sostenuto il provvedimento, sottolinea che è scaduto il termine di novanta giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale N.243 del 18 ottobre del Decreto recante «Norme in materia di indicazioni obbligatorie nell’etichetta dell’olio vergine ed extravergine» previsto per l’entrata in vigore.
Il provvedimento prevede che sulle confezioni di olio vergine ed extravergine siano indicati obbligatoriamente lo Stato nel quale le olive sono state raccolte, e dove si trova il frantoio in cui è stato estratto l’olio, mentre se le olive sono state prodotte in più paesi, questi andranno tutti indicati in ordine di quantità decrescente, con la possibilità di multe fino a 9.500 euro per i trasgressori di ogni singola violazione. Di fatto, fino ad ora, quasi la metà dell’olio «italiano» venduto sul territorio nazionale – spiega
la Coldiretti – è spremuto da olive di cui non si conosce la provenienza. Per non cadere nelle trappole del mercato ed aiutare i cittadini a fare scelte di acquisto consapevoli,
la Coldiretti ha organizzato una iniziativa dimostrativa per svelare i segreti per riconoscere il vero extravergine Made in Italy e riconoscere dalle etichette l’origine dell’extravergine che si acquista. L’obbligo di indicare l’origine in etichetta consente anche di salvaguardare l’identità territoriale di un prodotto come l’olio di oliva che è alla base della dieta mediterranea di fronte ad un preoccupante calo dei consumi familiari che in quantità nel primi nove mesi del 2007 si sono ridotti dell’1,2 per cento, secondo i dati Ismea Ac Nielsen. In Italia si stima un consumo nazionale di 14 kg a testa con una prevalenza al 78 per cento per l’extravergine.