Kaffeemafia
L’immagine della famosissima copertina di Der Spiegel, con la pistola sul piatto di spaghetti perpetra platealmente, quanto volgarmente, lo stereotipo Italia = Mafia. A quanto pare, gli anni passano, ma quello stereotipo è duro a morire, almeno in Germania, che oggi ripropone quell’identica tesi degli anni ’70 attraverso un altro dei ‘simboli’ dell’italianità , il caffè.Un rivenditore di espresso in terra tedesca ha avuto infatti la ‘fantasiosa’ idea di associare i due termini, coniando un nuovo marchio: «Kaffeemafia». Si tratta di una vettura, per la precisione di un carro funebre, che si trasforma in bar mobile per ‘chi non vuole rinunciare anche all’estero al buon caffè italiano’.
Da quasi un anno il carro funebre bianco, una Fiat del ‘65 ristrutturata, si presenta alle fiere più importanti del paese e suscita curiosità tra i visitatori e operatori del settore.
 Gli espositori siciliani presenti a Berlino durante la recente expo dell’ortofrutta mondiale non hanno però gradito molto l’idea. Il caso è stato portato alla luce dal giornale «
Nel logo due rivoltelle al posto delle «f». Il carro funebre della “Kaffemafia” è stata presentato per la prima volta la primavera scorsa alla nota fiera dell’automobile di Lipsia. E siccome per taluni il kitch non sembra essere mai abbastanza, l’autofunebre è corredata di quattro grossi cerchi in lega “Lexani”, e da un sofisticato impianto da deejay. Per la targa è stato ripreso il logo del film “Il padrino”; in questo caso però una mano impugna i comandi del simbolo del dollaro di color rosso-sangue. Ma i tedeschi non puntano solo sull’abbinata caffè e mafia per vendere nel loro paese la bevanda italiana: una sorta di servizio catering di caffè offerto su originali oldtimer a tre ruote, è l’idea dalla quale invece è partito il titolare della ditta “Apeccino”, Sven Schröder. Già perchè con “Apeccino” il tedesco è riuscito a coniugare con discreto successo i due termini “Ape” (rappresentata da un vecchio Piaggio restaurato) e “Cappuccino”. Partner della “Messe Berlin” e della “Messe Leipzig”, Schröder è arrivato nel frattempo a vendere migliaia di pacchetti di miscela italiana durante le diverse esposizioni ed i vari congressi in Germania.
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Posted by admin on Febbraio 20th, 2008 filed in Spunti e Spuntini |