Nato a Firenze e trasferitosi a Milano, inizia a fotografare giovanissimo mentre lavora alla Optar, rappresentante italiana della Zeiss. Nel 1935 entra nel Circolo Fotografico Milanese; almeno fino alla fine degli anni cinquanta sarà presente nei maggiori concorsi. Nel 1937 illustra ai soci del CFM le innovazione introdotte dalle diapositive Agfacolor. Nel secondo dopoguerra, resta ai margini delle correnti neorealiste, ispirandosi piuttosto alla linea idealistica dei colleghi Vender, Cavalli, Finazzi. Nel 1955 Castagnola - che lavora sempre alla Otpar ed è collaboratore tecnico di diverse riviste di settore - pubblica il suo primo manuale Come fotografare a colori. Seguirà nel 1966 Guida alla fotografia a colori, nel 1967 Fotografare a luce ambiente e a luce notturna, nel 1975 Sviluppo e stampa del colore per i fotodilettanti, nel 1979 Elaborazioni in camera oscura. Dal 1959 al 1965 è redattore di “Popular Photography Italiana” e insegnante all’Umanitaria. Continuerà a lavorare per riviste ed editori praticamente fino alla sua scomparsa.