Festival alla maniera dei caffè
di Fulvio Merlak
Condivido pienamente e, a conti fatti, mi è anche gradita l’immagine metaforica usata da Michele Smargiassi nel ritrarre i Festival di Fotografia: «Frequento i Festival quando posso, con piacere e interesse. Ci incontro fotografi, colleghi giornalisti, critici, ne conosco di nuovi, nascono idee e progetti che non nascerebbero così su Facebook. A volte mi sembra di frequentare un gradevole caffè pieno di amici, e intuisco una certa autoreferenzialità. Ma uno spazio fisico di incontri è sempre meglio del vuoto. Ho appena passato una bella giornata al SIFest di Savignano sul Rubicone, che da vent’anni resiste impavido,senza neppure tirare troppi remi in barca, difendendo la formula della lettura di portfolio che ha di fatto inventato. Non vedo in quale altro modo i fotografi e gli appassionati potrebbero incontrare davvero (e non leggere su uno schermo luminoso), gli autori, i critici, gli studiosi che hanno conosciuto sui libri. Facebook non basta per creare una comunità di scambi. I Festival di fotografia servono ancora. Speriamo che la crisi non li tolga di mezzo» (testo tratto dal Blog “Fotocrazia – Evoluzioni e rivoluzioni nel futuro, nel presente e nel passato del fotografico” di lunedì 26 settembre 2011). Smargiassi concepisce i Festival fotografici alla stregua di gradevoli Caffè, ed io sento di poter rafforzare la sua affermazione precisando “alla stregua di piacevoli Caffè Letterari”, luoghi dove, fra la seconda metà del Settecento ed i primi del Novecento, i letterati e gli artisti si incontravano per confrontare le loro rispettive opinioni, le rispettive idee, in altre parole… per fare cultura. In quest’ottica i “Festival-Caffé” vengono intesi come spazi di ritrovo e di discussione, accessibili a tutti, spazi dove, senz’altro, è possibile rilassarsi, divertirsi, rigenerarsi, ma è altresì verosimile svolgere attività culturali, sia in qualità di produttori, sia in qualità di fruitori. «Luoghi (per dirla come Julien Frydman, Direttore di Paris Photo ed ex Direttore di Magnum Photos nella Capitale francese) essenzialmente di convivialità, di meraviglia e riflessione, aperti a tutti gli appassionati della Fotografia». «Portfolio Italia – Gran Premio Epson» include nel suo Circuito dieci fra i più importanti Festival nostrani: il “Citernafotografia Festival Fotografico” di Citerna (Perugia), il “Congresso Nazionale FIAF” tenutosi quest’anno a Garda (Verona), il “Festival Corigliano Calabro Fotografia” di Corigliano Calabro (Cosenza), il “Toscana Foto Festival” di Massa Marittima (Grosseto), il “RoveretoImmagini” di Rovereto (Trento), il “Garfagnana Fotografia” di Castelnuovo di Garfagnana (Lucca), il “FacePhotoNews - Festival della Fotografia Contemporanea” di Sassoferrato (Ancona), il “SIFest Savignano Immagini Festival” di Savignano sul Rubicone (Forlì Cesena), il “FotoConfronti” di Bibbiena (Arezzo) ed il “FotoLeggendo” di Roma. Nel 2012 “la formula della lettura di portfolio” è stata praticata da novantadue diversi Lettori, che si sono fatti carico di ben centoventuno presenze; una sorta di piccolo esercito di Esperti ripartiti nelle varie qualifiche di: Critici (della qualità di Maurizio De Bonis, Luigi Erba, Christian Gattinoni, Fausto Raschiatore), Curatori (quali Denis Curti, Elio Grazioli, Roberto Mutti), Fotografi (come Vasco Ascolini, Beppe Bolchi, Alberto Giuliani, Alessandro Imbriaco, Gerry Johansson, Emiliano Mancuso, Mark Power, Massimo Siragusa, Mauro Vallinotto), Insegnanti (dello spessore di Massimo Agus, Paola Binante, Alessandra Capodacqua, Gianni Gosdan, Claudio Marra, Massimo Mussini, Federica Muzzarelli), Photoeditor (della capacità di Tiziana Faraoni, Renata Ferri, Maurizio Garofalo, Stefania Molteni, Simona Ongarelli), Storici (come Gigliola Foschi e Antonella Russo), senza nulla togliere a tutti gli altri, e fra questi, tutti i Lettori accreditati dalla FIAF, che riescono sempre a qualificarsi per disponibilità, abnegazione e competenza. Di tutto questo impianto organizzativo si sono avvalsi settecentodieci Autori che hanno presentato novecentodiciassette lavori. Alla fine dei conti sono state effettuate duemilacentocinquantasei letture, per un totale di settecentodiciotto ore di conversazioni e scambi di opinioni. E a tal proposito va detto che, per quanti si mettono al servizio (perché di un “servizio” si tratta) degli Autori partecipanti, la lettura di portfolio è un momento di grosso impegno e anche di grande responsabilità, un momento che implica una forte attenzione emotiva ed intellettuale. I lavori che “arrivano” ai tavoli sono sempre molto variegati in termini di qualità espressive, linguistiche, comunicative ed estetiche. Sta ai Lettori affrontare gli incontri con la giusta onestà e profondità, ma soprattutto con un adeguato rispetto per chi decide di mettersi in gioco e affrontare il confronto. Di fatto, lo scopo degli incontri a lettura di portfolio non consiste “solamente” nell’individuare i lavori più meritevoli (con tutti i limiti che ci sono nelle selezioni, che per quanto operate in comunità, mantengono inevitabilmente i tratti della soggettività propria dei Selezionatori). La finalità più importante è quella di aiutare i Fotografi nello sviluppo delle loro potenzialità, anche nei casi in cui, di primo acchito, può sembrare che ci sia ben poco da consolidare. Durante il corso del 2012, le venti Commissioni Selezionatrici hanno assegnato i Premi in palio a: Milo Montelli di Jesi (Ancona), Marco Polticchia di Passaggio di Bettona (Perugia), Egisto Nino Ceccatelli di Prato, Raffaella Castagnoli di Bagnone (Massa Carrara), Ulderico Tramacere di Lecce, Nicola Feo di Pontecagnano Faiano (Salerno), Novella Oliana di Roma, Francesca Della Toffola di Trevignano (Treviso), Nazzareno Berton e Sergio Carlesso di Romano d’Ezzelino (Vicenza), Giancarlo Rado di Treviso, Karina Mariti di Rosignano Solvay (Livorno), Paolo Pagnini di Rosignano Solvay (Livorno), Massimo Napoli di Salerno, Fabio Domenicali di Castel Bolognese (Ravenna), Petra Mrša di Rijeka (Croazia), Tommaso Grassi di Roma, Francesca Ardito di Rapallo (Genova), Silvio Canini di Bellaria Igea Marina (Rimini), Tommaso Protti di Roma e Gianmarco Panucci di Roma. Venti Autori provenienti da nove Regioni diverse (Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Campania, Puglia) e da uno Stato estero, la Croazia. E anche quest’anno, come nelle precedenti otto edizioni di «Portfolio Italia», una Commissione Selezionatrice di grande qualità ha esaminato e valutato i venti lavori premiati. Sabato 10 novembre, nella sede della Casa Editrice “Peliti Associati”, a Roma, si sono riuniti Mario Peliti, editore, gallerista e curatore di rassegne fotografiche, Augusto Pieroni, storico, critico d’arte contemporanea, docente di storia della fotografia presso l’Università della Tuscia, e autore di numerosi libri, ed infine Francesco Zizola, rinomato fotoreporter nonché membro fondatore dell’agenzia fotografica “Noor”. A loro è spettato il difficile compito di stabilire la triade dei lavori finalisti.