«Noi ci crediamo»
di Fulvio Merlak
Eravamo nel dicembre del 1999 e la Collana delle Monografie FIAF si arricchiva di un nuovo volume, “Spiritualità e umanità tra Occidente e Oriente Cristiano” di Giuseppe Fausto, risultato vincitore della prima edizione di “Crediamo ai tuoi occhi”, un Concorso Fotografico “atipico” organizzato dal Club Fotografico Avis Bibbiena, che metteva in premio la pubblicazione del miglior progetto fotografico. Con gli stessi criteri sono poi seguite le pubblicazioni di “La fatica di vivere: immagini dal Bangladesh” di Ermanno Foroni, “Disgeli sul Dnepr” di Michele Battistelli, “Istint-anee” di Sergio Carlesso, “L’est verso l’ovest” di Armando Di Loreto, “Muri di piombo” di Eva Frapiccini, “Falene” di Giovanni Marrozzini, “Luoghi (d’Affezione)” di Alberto Di Cesare e “Women in wartime - Testimoni d’amore e guerra” di Patrizia Casamirra, dato alle stampe nel settembre del 2009. Un contesto di titoli e di nomi di assoluto valore e di notevole spessore, a conferma della validità dell’idea.
Ora, dopo quattro anni, il Circolo di Bibbiena e la FIAF hanno ripreso per mano l’iniziativa con la decima edizione del Premio. Un impegno per certi versi coraggioso, soprattutto in considerazione del difficile momento che sta attraversando l’editoria (non solo quella fotografica) in Italia e nel Mondo. I dati della Società Nielsen Bookscan (un’Azienda che fornisce un importante servizio di monitoraggio), relativi all'andamento del settore, sono davvero impietosi: nel 2011 il giro d’affari ha segnato un -3,4%, mentre nel 2012 (l’”annus horribilis” per il mercato editoriale) l’attività s’è chiusa addirittura con un -7,8%. Ed anche i primi quattro mesi del 2013 devono fare i conti con il segno negativo, registrando un -4,4%. Dal 2011 tutta la filiera dell’editoria tradizionale (dalla produzione alla distribuzione, fino alla commercializzazione) è entrata nell’interminabile tunnel della crisi. In controtendenza sembra essere solo il segmento dell’e-book, un mercato in piena espansione, per quanto ancora inferiore a quello dell'editoria classica cartacea. Quali risultati possano ottenere i libri fotografici in formato digitale è però tutto da verificare. Colpisce a tal proposito l’affermazione di Roberto Koch, Direttore Amministratore della Casa Editrice Contrasto, ideatrice dell’innovativa iniziativa editoriale elettronica “App” per iPhone, iPad e iPod Touch, avviata con la Collana “Great Photographers”. Roberto Koch, intervistato da Gian Marco Sivieri (24 Ore Cultura), alla domanda “Ha senso produrre ancora libri fotografici cartacei?” ha risposto “Sì assolutamente. Il libro fotografico, in quanto oggetto, sopravviverà agli e-book”.
Ed è quasi inutile dire che condividiamo il pensiero di Koch, non fosse altro che per le qualità peculiari del libro tradizionale (la scelta della carta e degli inchiostri, la resa delle foto, la ricchezza delle tonalità, il controllo diretto da parte del fotografo, ecc.). A nostro avviso l’editoria fotografica “analogica” avrà ancora lunga vita, e ciò indubbiamente contribuisce ad avvalorare il rilancio di “Crediamo ai tuoi occhi”. In occasione della sua decima edizione, il Concorso è stato articolato in due sezioni: “Percorsi” per il miglior progetto fotografico, e “Autoedizioni” per il miglior libro fotografico autoprodotto. Angela Maria Antuono di Caianello (Caserta) con l’opera “I Sud” e Bärbel Reinhard (nata a Stoccarda ma abitante a Firenze) con “As above so below” sono risultate le rispettive vincitrici.
Il Poeta francese Stéphane Mallarmé (fotografato da Nadar nel 1896) amava dire che «Il mondo è fatto per finire in un bel libro»; noi ci crediamo.