di Claudio Pastrone
Nel 2015 il Centro Italiano della Fotografia d’Autore festeggerà dieci anni di attività e se Portfolio Italia raggiunge quest’anno la undicesima edizione, per la decima volta un numero di Riflessioni viene dedicato alla pubblicazione di tutti i portfolio finalisti delle tappe del circuito esposti al Centro. Queste dieci mostre e questi dieci volumi testimoniano l’importanza che la FIAF ed il CIFA attribuiscono a questa manifestazione ed allo stesso tempo ci permettono di leggere l’evoluzione di questo settore della fotografia italiana attraverso le scelte delle giurie locali e delle Commissioni Selezionatrici finali. Anche se per molti di noi appare scontato, ma anche per futura memoria, vale la pena di ricordare il meccanismo con cui si svolgono le manifestazioni di lettura portfolio. Innanzitutto le varie tappe, ormai definite nel numero massimo di dieci, si tengono in località che spaziano dall’estremo nord (Trentino) fino al profondo sud (Calabria) dell’Italia. In ognuna di esse vengono disposti i tavoli di lettura dove gli autori dei portfolio possono far “leggere” il proprio lavoro e dialogare con esperti provenienti dai settori più disparati della fotografia. Tra i nomi dei lettori leggiamo quelli di fotografi, critici, storici, giornalisti, photo editor, editori, galleristi, organizzatori di eventi fotografici, docenti universitari, di accademie e di scuole di fotografia. Al termine di ogni manifestazione, una giuria composta dagli esperti/lettori premia due lavori. Questi due portfolio, assieme a quelli segnalati dalle altre manifestazioni del circuito, arrivano poi ad una Commissione finale, da sempre composta da prestigiosi nomi del mondo fotografico che non hanno partecipato alle letture dell’anno in corso. Quest’ultima indica un vincitore assoluto di Portfolio Italia e due secondi premi ex equo. E’ interessante notare che le giurie locali e quella finale si trovano a operare con un diverso background di informazioni. I membri delle prime hanno la possibilità di conoscere di persona i fotografi e di dialogare con loro, raggiungendo spesso notevoli livelli di approfondimento nella comprensione dell’opera, della personalità e della cultura degli autori e il loro giudizio quindi è integrato da questi fattori. I lavori della Commissione finale si svolgono invece a porte chiuse e le informazioni che i loro membri hanno a disposizione sono quelle derivanti dall’analisi dell’opera e dalle informazioni scritte con cui gli autori accompagnano i propri lavori. Di conseguenza il loro rapporto con il portfolio è più simile a quello che avrà la maggior parte del pubblico che visiterà la mostra finale e leggerà il numero di Riflessioni che ripropone i lavori selezionati. Il nome degli autori premiati viene svelato al pubblico alla cerimonia di premiazione, che si tiene a Bibbiena nella splendida cornice del teatro Dovizi e viene preceduta da una conversazione tra due membri ( il terzo componente è stato Sandro Iovine) della Commissione Selezionatrice Finale, Cesare Colombo e Francesco Radino, dal titolo: Incertezza delle sguardo: modalità e metodologie nell’analisi delle immagini. Quest’anno i lavori esposti e qui pubblicati sono diciotto in quanto una delle dieci tappe previste non ha potuto essere organizzata. Essi provengono da manifestazioni in cui il numero dei partecipanti e la loro preparazione, capacità ed entusiasmo sono in continuo incremento tanto che possiamo continuare ad affermare che questa complessa manifestazione è una palestra indispensabile per la crescita del movimento fotografico italiano ed una vetrina fondamentale per la conoscenza del suo stato di salute.