di Claudio Pastrone
Sul finire del secondo decennio di questo nuovo millennio le tensioni socioeconomiche, riverbero dei mille problemi e conflitti che scuotono il mondo che ci circonda, percorrono il nostro paese e rimettono in discussione valori e diritti che la società occidentale pareva aver consolidato. Questo malessere che ci pervade, dovuto anche al temuto ridimensionamento dello stato sociale, alimenta un rinascere di egoismi e di paura del diverso con il conseguente rischio di una pericolosa deriva verso atteggiamenti pessimistici e negativi. I giovani sono il fulcro su cui ruota il cambiamento. Per questo motivo è fondamentale che, non tralasciando la conoscenza del passato, acquisiscano la capacità di ragionare criticamente sul contemporaneo e di pensare al futuro consapevoli che il domani sarà loro solo se riusciranno ad esserne parte attiva. Nel caso specifico di nostro interesse, la pratica fotografica, la creazione artistica è un canale importante che permette ai giovani di impegnarsi a comprendere il contesto sociale, politico ed economico per comunicare e manifestare consapevolmente idee ed emozioni. L’assumere idee che stimolino a interrogare il contemporaneo come base propositiva per la produzione artistica è lo spirito che ha sempre animato la Biennale dei Giovani Fotografi Italiani e che la contraddistingue da altre manifestazioni fotografiche dedicate ai giovani. La Biennale non solo si rivolge al singolo autore, ma coinvolge anche le scuole di fotografia, i cui docenti con grande impegno affiancano all’esercizio formativo delle tecniche espressive lo stimolo alla creazione.
La Biennale assume quindi la doppia valenza da una parte di incentivo alla riflessione e alla successiva realizzazione di opere e dall’altro di vetrina qualificata in un ambiente di confronto, di discussione e di conoscenza. Anche questa sesta Biennale è inserita nel contenitore Fotoconfronti 2018, che, organizzata in collaborazione con il Circolo Fotografico AVIS Bibbiena e giunta alla sua diciannovesima edizione, si conferma una manifestazione ricca di eventi. Questo fa sì che costituisca un’importante punto di riferimento per la fotografia italiana, un momento, un luogo di incontro e di scambio di esperienze che il Comitato Organizzativo della Biennale e la FIAF intendono mettere a disposizione di giovani emergenti che operano in campo fotografico, ma anche del più vasto pubblico di studiosi e appassionati. L’esposizione al Centro Italiano della Fotografia d’Autore delle opere prodotte e selezionate per la Biennale, suddivise tra autori singoli e autori proposti dalle scuole di fotografia, è l’epicentro a cui si affiancano varie iniziative. Il workshop, prodotto dalla FOWA University, di Giorgio Galimberti e la sua mostra Forme di Spazio, il talk di Sandro Bini sulla promozione del portfolio e quello di Attilio Lauria, vice presidente della FIAF e direttore del Dipartimento Social, su Fiafers, di cui si tiene il primo meeting nazionale, la lectio magistralis di Efrem Raimondi dal titolo Presente Imperfetto, la conferenza con Silvano Bicocchi, direttore del Dipartimento Cultura della FIAF sulla fotografia concettuale, il seminario con Alex Liverani, in collaborazione con Fujifilm Italia, sulla street photography e le presentazioni del libro Made in Korea vs Korean Dream di Filippo Venturi, vincitore di Portfolio Italia dello scorso anno proprio con un lavoro su quel paese e 258Minutes di Angelo Ferrillo, che prende spunto dai tragici attentati parigini del novembre 2015, offrono ai giovani e ai visitatori la possibilità di conoscere e scambiare esperienze. Uno spazio di grande importanza è quello dedicato alle letture portfolio: gli autori hanno la possibilità di proporre i propri lavori ad un nucleo selezionato di esperti e di dialogare direttamente e personalmente con loro. L’evento di Bibbiena rientra tra le tappe di Portfolio Italia – Gran Premio Lumix, il più importante circuito di lettura esistente, che ha lo scopo finale di individuare tra i migliori portfolio prodotti nel 2018 i vincitori della manifestazione.
Un discorso a parte merita Fotoconfronti OFF, sezione alternativa di Fotoconfronti 2018. Giunta ormai alla quinta edizione, è divenuta un’importante occasione per i fotografi che vogliano esporre i propri lavori in concomitanza con la manifestazione ufficiale. In questo caso gli autori possono presentare uno o più lavori individualmente o in gruppo in maniera libera e senza vincoli di temi e formati, con un numero di immagini da un minimo di una ad un massimo di 15. I selezionati dal Comitato Organizzativo provvedono autonomamente alla produzione delle opere che sono esposte all’interno del prestigioso Palazzo Ferri di Bibbiena. Come già negli anni scorsi l’OFF permette agli autori di esprimere la propria creatività in modo libero e rende l’esposizione estremamente varia e interessante.
Tutto questo insieme di offerte culturali certificano la validità di questa manifestazione, che per la sua ampiezza e i contenuti proposti può a ragione essere definito un Festival della Fotografia.