di Claudio Pastrone
Non è ancora tempo per considerarci finalmente liberi dalle costrizioni e limitazioni imposte dalla più devastante epidemia dell’ultimo secolo, ma le notizie pubblicate dai media al riguardo sono moderatamente rassicuranti. Lo dimostra anche l’esame statistico della 18a edizione di Portfolio Italia - Gran Premio Fujifilm.
Se nella edizione precedente, quella del 2020, la pandemia ci costrinse a realizzare sei tappe su dieci on line e a spostare nei primi mesi del 2021 la cerimonia di premiazione, l’esposizione al CIFA di tutti i Portfolio finalisti e la pubblicazione del relativo numero di Riflessioni, quest’anno la situazione si è ribaltata: dopo le prime tre tappe online, le altre otto si sono svolte in presenza e, come ai tempi pre-Covid, esposizione, premiazione e questo quaderno, escono in novembre.
Un’altra particolarità, che accomuna questa edizione con la precedente, è che la prima tappa, che per consuetudine viene organizzata direttamente dalla FIAF e che viene definita Tappa Congressuale, perché dovrebbe svolgersi in presenza nel luogo che ospita l’annuale Congresso Nazionale, si è tenuta online a fine maggio, in quanto le restrizioni agli spostamenti e agli assembramenti ci hanno costretti a spostare le date e il luogo del Congresso a luglio a Bibbiena.
Malgrado quelle on line non possano mantenere una delle caratteristiche importanti delle letture portfolio, quella del rapporto in presenza tra lettore e autore, circondati da un attento pubblico di osservatori, tuttavia anche quest’anno hanno raggiunto livelli di partecipazione considerevoli.
La già citata prima tappa ha visto il numero di autori più alto, ben novantacinque, subito seguita però dalla undicesima, quella in presenza di Colorno con ottantadue, a dimostrazione che sobbarcarsi una trasferta, a volte anche piuttosto lunga, non è un reale impedimento per quegli autori che prediligono lo scambio diretto con i lettori.
Si è sempre sottolineato che l’importanza e il successo di Portfolio Italia è dovuto per prima cosa al fatto che l’autore, confrontandosi con un lettore esperto, ha la possibilità di capire se il suo lavoro riesce a esprimere fotograficamente i contenuti del suo progetto.
Di grande attrattiva sono anche i premi di tappa e soprattutto quello finale, che portano alla ribalta del pubblico i portfolio giudicati migliori. A tutto questo si aggiunge il prestigio di esporre il proprio lavoro in un luogo deputato alla fotografia come il Centro Italiano della Fotografia d’Autore.
Come ho già accennato, un’altra novità di quest’anno è che le tappe sono salite da dieci a undici.
La commissione organizzatrice del Portfolio, composta dai rappresentati di ognuno degli Enti organizzatori, ha deciso di ammettere un’ulteriore tappa, accettando il rientro nel circuito del Photoclub Eyes di San Felice sul Panaro, che in anni passati
già aveva ospitato diverse edizioni di Portfolio in Rocca, interrotte a causa dei danni provocati dal terremoto del 2012.
Nelle sale del CIFA possiamo quindi ammirare 22 lavori: i due definiti migliori di ciascuna delle 11 tappe. Tra questi, il portfolio vincitore assoluto del Gran Premio Fujifilm, e i due secondi ex aequo scelti dalla commissione selezionatrice finale che, come consuetudine è composta da esperti che non hanno effettuato letture durante le tappe del Portfolio.
Quest’anno i componenti sono stati: Anna Acquistapace, dell’agenzia fotografica LUZphoto e presidentessa del GRIN (Gruppo Redattori Iconografici Nazionale, l’associazione dei photoeditor italiani), Monika Bulaj, fotografa, giornalista e docente, Giovanni Pelloso, critico di fotografia, docente e caporedattore della rivista Il Fotografo.
Una nota a parte merita l’impegno di coloro che, lettori nelle varie tappe, hanno scritto i testi che accompagnano i 22 lavori.
Su Riflessioni e in mostra al CIFA compaiono brevi commenti che ci aiutano a meglio comprendere i significati dei vari lavori. Spetterà poi alla nostra rivista FOTOIT fare opera di divulgazione e di approfondimento: tutti i portfolio verranno pubblicati con un testo critico piu` approfondito.
Come nelle precedenti edizioni, la manifestazione Portfolio Italia diventa così un panorama rappresentativo, unico nel suo genere per varietà e quantità, della produzione fotografica italiana contemporanea: andando a rivedere su Riflessioni e FOTOIT le precedenti edizioni, ne possiamo inoltre indagare l’evoluzione.