De Natura
12 dicembre 2009 - 8 marzo 2010

di Claudio Pastrone 

Io mi sento molto seriamente impegnato a risvegliare in quanti più uomini è possibile una profonda comprensione e venerazione per le meraviglie della natura … gli animali ci aiutano a ristabilire quell’immediato contatto con la sapiente realtà della natura che è andato perduto per l’uomo civilizzato. 
Konrad Lorenz
 
Nei giorni in cui si inaugura questa esposizione si svolge a Copenaghen la quindicesima Conferenza delle Nazioni Unite sul clima, in cui i quasi 200 Stati firmatari intendono sviluppare ulteriormente la Convenzione dell’ONU sul clima e stipulare un accordo successivo al protocollo di Kyoto. Da tempo è in atto il dibattito sull’impatto che le attività umane hanno sulla Terra ed è ormai un dato acquisito che se non ci si pone delle regole a livello mondiale si corre il rischio di modificare irreparabilmente gli equilibri naturali che da millenni regolano la vita sul nostro pianeta. È la prima volta nella storia dell’umanità che ciò accade. Da sempre l’uomo cerca di controllare la natura, difendendosi dagli eventi negativi e sfruttandone le potenzialità ai fini della sopravvivenza e del miglioramento del tenore di vita. Tuttavia lo svilupparsi della cosiddetta società industrializzata ha portato all’uso incondizionato dei combustibili fossili e della trasformazione degli idrocarburi naturali per ricavarne sostanze chimiche che spesso hanno un impatto sfavorevole sull’ecosistema. Inoltre la presunzione che scienza e tecnica possano svilupparsi indipendentemente dalle ricadute negative sull’ambiente e che siano comunque in grado di riparare eventuali danni arrecati al pianeta, fa sì che l’impatto dell’uomo sull’ambiente naturale assuma dimensioni planetarie. La mostra, che il Centro Italiano della Fotografia d’Autore presenta in questa occasione, vuole essere un piccolo ma significativo contributo alla condivisione di questi temi, ma con un approccio positivo: non deve essere solo la paura delle catastrofi ambientali e lo spettro della povertà a spingerci a preservare la natura che ci circonda, ma anche la consapevolezza della sua armonica compiutezza. Per un argomento di così vasta portata abbiamo preferito soffermarci su alcuni aspetti molto particolari, e differenti tra loro, ma che la fotografia è in grado di riunificare in una ricerca di ampio respiro. Abbiamo scelto di rappresentare le meraviglie nazionali di una parte del territorio toscano insieme con una folta rappresentanza delle migliori immagini di fotografia naturalistica raccolte nel mondo da fotografi italiani. Attraverso la maestria fotografica attenta ed appassionata di Fabio Beconcini scopriamo scorci e particolari di un patrimonio naturale molto vicino a noi: quello del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. La cura con cui da secoli, prima i Monaci Camaldolesi, poi gli addetti alla manutenzione delle foreste, hanno controllato l’armonico sviluppo del territorio sono un esempio da seguire. Da ogni parte d’Europa arrivano qui quanti sono in cerca di pace e tranquillità in un ambiente naturale pressoché incontaminato. Con questa esposizione possiamo condividere una parte delle bellezze del territorio allenandoci a guardare e a perseverare il mantenimento dell’ecosistema di casa nostra. 
 
La seconda parte della mostra è dedicata alla fauna selvaggia, presenta immagini che il curatore Riccardo Busi ha estratto dalle partecipazioni della nostra Federazione alle Biennali Natura promosse dalla Fédération International de l’Art Photographique. Le fotografie che occupano le celle del carcere sono state suddivise per argomenti, gli stessi utilizzati per le selezioni. I visitatori potranno provare l’emozione che hanno saputo trasmetterci gli appassionati fotografi naturalisti che fanno parte della Federazione Italiana Associazioni Fotografiche. 
 
Il terzo settore della mostra, di carattere generale, presenta al pubblico le immagini vincitrici del Campionato Italiano di Fotografia Naturalistica 2009. Il concorso vede tra i patrocinanti la LIPU, il WWF e l’EBN, ed è suddiviso in cinque temi: mammiferi, uccelli, paesaggio naturale, creatività in natura, portfolio natura ed una sezione speciale per fotografie realizzate con l’uso del telescopio. Nel campionato è previsto, oltre ai premi relativi ad ogni sezione, un vincitore assoluto. Nel bando viene tra l’altro espressamente affermato che “le foto devono rispecchiare con precisione l’oggetto e la scena così come sono apparsi al fotografo. 
Le foto… alterate digitalmente al di là di standard di ottimizzazione saranno squalificate”. Si vuole in questo modo dare una garanzia di fedeltà, ma soprattutto si vuole sostenere un’informazione fotografica anche scientificamente apprezzabile come strumento di conoscenza. Al di là della presentazione di immagini di indubbia curiosità e bellezza ci auguriamo che questa esposizione possa contribuire a far riflettere i visitatori sul bene irrinunciabile del mondo naturale e di tutti i suoi abitanti.