Le tante sfumature della Cultura Fotografica
DAL 12/04/2025 AL 02/06/2025

Lavorare alla preparazione della mostra che ripercorre i venti anni di vita del nostro Centro Italiano della Fotografia d’Autore, per me che ho vissuto ogni momento di questi vent’anni, dalla più piccola delle attività ai grandi eventi, è stata un’immersione nei ricordi più belli. Rivedere le fotografie degli eventi, i volti delle persone che vi hanno partecipato, gli autori, i volontari mi ha fatto rivivere momenti di profonda emozione. Mi è tornata, limpida, nella mente l’immagine della mattina del 28 maggio 2005.

Era l’alba, ero solo dentro il CIFA, cercando di sistemare gli ultimi dettagli prima dell’inaugurazione: l’adrenalina era ai massimi livelli e la carenza di sonno degli ultimi giorni, l’ultimo dei miei pensieri. I primi raggi di sole entravano nelle celle e i miei pensieri erano un groviglio di preoccupazioni e felicità per quello che la giornata avrebbe significato per la storia della FIAF, della Fotografia tutta e di Bibbiena. Eravamo tutti consapevoli che la realizzazione del progetto del Centro sarebbe stato fondamentale per la storia della Federazione: avevamo strutturato un progetto a lungo termine, che si poneva degli obiettivi importanti, ma eravamo tutti ben consapevoli delle difficoltà che avremmo dovuto affrontare.

Il nostro punto di forza erano, e sono, le tante persone mosse dalla volontà di dare il loro contributo: è di immenso valore la risorsa di una struttura di volontariato culturale sulla quale possiamo contare. Questa forza imprime energia positiva in ogni progetto che la Federazione ha proposto. Quel 28 maggio sapevamo che la nostra forza lavorativa, i nostri associati, gli amici, la dirigenza della Federazione, gli appassionati, venivano coinvolti in una scommessa più grande: la gestione a 360 gradi di un Centro dedicato alla fotografia, che avrebbe operato 365 giorni all’anno e che avrebbe dovuto produrre almeno 4 eventi espositivi ogni anno, oltre a tante altre attività.

Questi pensieri generavano in me, noto per l’ottimismo con cui affronto qualsiasi sfida, molte preoccupazioni. Però con le preoccupazioni c’era anche la felicità di vedere i locali del CIFA allestiti di tutto punto, con la loro prima mostra e c’era la gioia di sapere che quella giornata avrebbe accolto una ventina di grandi autori della fotografia italiana oltre a centinaia di tesserati e appassionati che avevano già annunciato la loro presenza. Fu senza dubbio una splendida partenza, presenti oltre 500 persone e le più alte autorità locali e regionali: la palpabile emozione che si percepiva tra i partecipanti, rimarrà per sempre impressa nella mia mente. Con gli ottimi auspici dell’inaugurazione è iniziato il percorso che, anno dopo anno, mostra dopo mostra, è andato in crescendo, permettendoci di realizzare mostre ed eventi oramai entrati nella storia della FIAF e di certo anche nella storia della fotografia Italiana.

A venti anni da quella data, dopo 80 mostre realizzate, le preoccupazioni che avevamo inizialmente sono state brillantemente superate. Il CIFA rappresenta oggi un esempio unico nel panorama culturale italiano: un centro espositivo permanente, un archivio attivo, un motore culturale diffuso, profondamente radicato nel territorio e, al tempo stesso, proiettato in una visione nazionale e internazionale della fotografia. È un luogo vivo, capace di unire memoria e contemporaneità, cultura e partecipazione, e che, in questi vent’anni, è diventato punto di riferimento per studiosi, appassionati e istituzioni, contribuendo in modo decisivo alla crescita della cultura fotografica in Italia. 

Per celebrare questo importante traguardo, abbiamo ritenuto opportuno realizzare una mostra che racconta e onora lo straordinario percorso culturale. “Le tante sfumature della Cultura Fotografica – 20 anni del CIFA | 2005 > 2025” è un’esposizione che invita il pubblico a intraprendere un viaggio attraverso i progetti, gli autori, le immagini e le idee che hanno segnato due decenni di attività. È un’occasione per ripercorrere quanto realizzato, ma anche per riflettere sul ruolo della fotografia e come questa si sia modificato nel tempo.

La mostra propone un articolato percorso espositivo che racconta vent’anni di progettualità e visione della FIAF attraverso linguaggi, generazioni e memorie fotografiche.

Saranno esposte otto delle mostre curatoriali realizzate dalla FIAF in questi anni (“Fotoamatori insospettabili”, “La magia della polaroid”, “Mi vedo così”, “The family of Flickr”, “Phone photography”, “Autoritratto in assenza”, “Questioni di famiglie” e “Il mondo nell’obiettivo”), accanto a una selezione di immagini tratte dai Progetti Nazionali, dall’Archivio Storico del CIFA, dalle Biennali dei Giovani Autori e dal progetto “Crediamo ai tuoi occhi”.

Uno spazio sarà dedicato anche ai tredici Grandi Autori che la FIAF ha celebrato al CIFA nel corso del tempo, mentre una sezione speciale renderà omaggio ai vincitori del circuito “Portfolio Italia”. Completano il percorso una serie di tavoli tematici con l’esposizione delle pubblicazioni storiche e recenti edite dalla FIAF, a disposizione del pubblico per la consultazione.

Si tratta di un percorso capace di riflettere la pluralità di linguaggi, visioni e generazioni che hanno animato le sale del CIFA in questi anni. Sento il desiderio di dedicare il mio pensiero e quello dell’intera Federazione alle donne e agli uomini che hanno realizzato questa storia, a tutti coloro che a vario titolo hanno dedicato il loro impegno permettendo al CIFA di diventare la splendida realtà che è oggi. Desidero ringraziarli tutti di cuore: i componenti del Comitato Scientifico, motore di idee e progettualità fondamentali; coloro che dalle varie aree della Federazione hanno partecipato alla realizzazione delle mostre; i volontari che si sono succeduti nel tempo per aiutare negli allestimenti dei grandi eventi: con tutti loro abbiamo vissuto momenti indimenticabili. Ringrazio i soci del Club Fotografico AVIS Bibbiena, che soprattutto nei primi anni sono stati la colonna portante che ci ha permesso di creare l’attuale struttura. A questo esercito di valorosi abbiamo dedicato un colophon generale di tutte le 80 mostre. Ed infine rivolgo un ringraziamento particolare ai veri protagonisti: i Fotografi, che ci hanno messo a disposizione le loro opere e i loro pensieri con entusiasmo e partecipazione: vedere il loro lavoro e conoscerli di persona è stato per tutti noi un grande dono.

Oggi stiamo vivendo una tappa di un percorso che diventa sempre più ambizioso perché ancora molti sono i progetti in cantiere. Sono certo che insieme ne vedremo molti altri realizzati.

Grazie.

 

di Roberto Rossi, Direttore CIFA