In questo progetto, ideato dall’artista Emma Innocenti, 350 ragazzi sono entrati in un set fotografico spoglio di oggetti, e senza ricevere particolari indicazioni si sono trovati davanti ad uno specchio, tenendo in mano un radiocomando per azionare a distanza una macchina fotografica e un set di luci. 

Rimasti soli, hanno avuto il tempo di osservarsi e confrontarsi brevemente con la propria immagine riflessa nello specchio e, in completa autonomia, di scegliere una posa e produrre un autoritratto fotografico come risposta alla propria apparenza esteriore, e quindi alla domanda “come mi vedo?”. 

Gli autoritratti sono stati realizzati a Marzo 2009 a Firenze e dintorni, in una scuola elementare, una media, in un istituto tecnico e in uno professionale, presso l’ospedale Meyer, una casa del popolo e una residenza privata. La serie di fotografie e la videoproiezione (ritratto collettivo in movimento) Specchio Specchio delle mie brame raccolgono una selezione di 150 autoritratti. 

La sequenza delle immagini, ordinate per età, mostra come cambia la percezione della propria immagine esteriore e come venga progressivamente utilizzata e manipolata in base a codici, canoni e stereotipi della vita quotidiana.