Portfolio Italia 2017
25 novembre 2017 - 04 febbraio 2018
Mariagrazia Beruffi
Carmine

di Roberto Evangelisti

Carmine è un quartiere “difficile” di Brescia in cui l’autrice ha realizzato un progetto sulle diversità che lo abitano. È abbastanza frequente che in città medio-grandi si formino enclave dove si trova ghettizzato il “popolo degli ultimi”; dove alcool, prostituzione, droga e miseria trovano un più facile habitat. Dai personaggi che popolano questo strato sociale assai variegato la fotografa ha estratto volti, posture, gestualità ambientate. Si è inserita in un mondo assai particolare con circospezione, dispensando rispetto ed amicizia superando, talvolta, l’imbarazzo che provano tutti coloro che inquadrando i soggetti hanno la consapevolezza di compiere, in qualche modo, una violenza invadendo uno spazio privato. Ma dopo la ripresa tutto è passato; i soggetti hanno raggiunto uno stato di quiete che Le ha permesso di osservarli con tranquillità per operare i necessari tagli e valorizzare adeguatamente luci e contrasti. Con questo lavoro Mariagrazia Beruffi si rivela creatrice di immagini contemporanee, ad ognuna delle quali ha legato un concetto preciso. È riuscita a sintonizzarsi sul gusto attuale che apprezza il senso stupefacente della nuova fotografia carica di quelle metafore che diventano espressione compiuta in osservatori preparati. I necessari dettagli d’ambiente completano adeguatamente la comunicazione. Anche se in alcune immagini traspare l’allegria di coloro che, malgrado tutto, vogliono riaffermare l’orgoglio della diversità in tutto il lavoro è dominante una metafisica malinconia. Per sintetizzare e drammatizzare è usato un ottimo bianco e nero che aiuta, ancor più del colore, ad uscire dalla referenzialità perché, giustamente, la fotografia non può essere solo espressione del positivismo. “In esse (foto in b.n.) si manifesta più chiaramente il significato proprio della fotografia ovvero il mondo dei concetti” (Flusser). Le sue fotografie si innestano in quello scarto importante che separa il comune vedere dal suo vedere e sentire per immagini nelle quali mostra l’indispensabile centralità, unita ad una stupefacente comunicazione espressiva.

Biografia

Dopo aver vissuto 30 anni a Trieste, dove ha insegnato lingue straniere e iniziato un percorso di grafica computerizzata, è ritornata a vivere a Brescia, sua città natale. Qui si è avvicinata alla fotografia: amore a prima vista e passione che si è da subito concretizzata in uno studio approfondito, non tanto della tecnica, quanto degli autori classici e contemporanei. La sua è una fotografia fatta di incontri casuali che si tramutano spesso in una condivisione di sogni, sentimenti ed emozioni.