Oltre
Sezione Autoedizione
La dimensione del tempo impronta ogni immagine fotografica, per sua natura contingente è un deposito ottico di ciò che rimane della luce rifratta dentro una fotocamera. La relazione che intercorre tra questa immagine tecnica e l’esperienza di chi si muove per trovarne la possibilità attorno a se stesso ha qualcosa del rito magico. Un sortilegio che abbia il potere di illudere l’umano in una possibile liberazione dalla prigionia del tempo esistenziale che trascorre implacabilmente.
Il percorso di negazione messo in atto dal distanziamento fisico, e spaziale quindi, unica risposta praticabile per ora al contagio virale, rimette in discussione l’idea di libertà di movimento e relazione connaturate con la pienezza del vivere. Così fotografie prese in altri momenti, ed altre che crescono nel desiderio finalmente liberato, stabiliscono nuovi legami mentali che superano la stasi e si proiettano nella speranza di un ritorno al futuro, solo sospeso, ma nell’indeterminatezza assoluta.
La rielaborazione visiva di immagini prese secondo il criterio dell’incontro, il più fotografico per eccellenza, stende un velo fantasmatico, una sensazione di ricordo che forse tale non è mai stato, ma forse era sogno. A contraddire il fotografico che invece, per tradizione culturale, testimonia l’esistenza di ciò che mostra. In questo senso l’opera di Luigi Cipriano ha il pregio di muoversi con sottigliezza attraverso convenzioni e concetti per inseguire l’unica cosa che davvero conta: il ritrovarsi con se stessi in ciò che si fa. Chiedere poi di associarsi all’impresa a dei compagni di viaggio che usino parole, non per chiarire, spiegare, ma bensì per amplificare con il loro talento l’eco del sentire è un gesto di grande consapevolezza progettuale che raggiunge certamente la pienezza di risultato desiderata.
Fulvio Bortolozzo
Nasce a Guardia Lombardi (AV) nel 1968, si laurea nel 1993 in Economia e Commercio con tesi di Laurea in Geografia Urbana ed Organizzazione Territoriale presso l’Università Federico II di Napoli e attualmente vive e lavora ad Avellino. Si appassiona alla fotografia già all’età di 16 anni, quando gli viene regalata la prima reflex e, successivamente, inizia a viaggiare. La fotografia diventa il suo hobby preferito, installa in casa una piccola camera oscura dedicandosi alla stampa in bianco e nero; nel suo percorso di fotoamatore predilige, come genere fotografico, la fotografia di paesaggio, la fotografia di osservazione nei luoghi, l’esplorazione urbana e la street photography. Anche se ha intrapreso lo studio della fotografia da autodidatta, ha approfondito le sue conoscenze seguendo diversi seminari e workshop con fotografi e docenti di fotografia: Massimo di Nonno, Andrea Boccalini, Antonio Politano, Max e Douglas, Max Angeloni, Cosmo Laera, Sandro Iovine, Federica Cerami, Fulvio Bortolozzo. È socio FIAF e dell’Accademia di fotografia “Julia Margaret Cameron” di Benevento. Dal 2012 ha iniziato ad esporre in mostre collettive e personali. Nel 2020 il suo libro “Vertical City Extended” è stato selezionato all’Urban Book Award 2020 Festival Internazionale di Fotografia Urbana - Trieste Photo Days.