Portfolio Italia 2014
29 novembre 2014 - 15 febbraio 2015
Nadia Cianelli
Ti sopravvivo

di Isabella Tholozan

A quante cose si “sopravvive”? Sopravviviamo alla nascita, e non è poco, alle malattie, alle delusioni, ai maltrattamenti, alle ingiustizie, alle guerre, all’odio e all’amore. Sopravviviamo, anche se pensiamo il contrario, alla morte delle persone che ci sono vicine e che amiamo. La perdita di un figlio è profondamente ingiusta e innaturale, annichilisce anche solo il pensiero, distrugge chi ne è colpito. L’autrice, Nadia Cianelli, racconta, nella sua opera “Ti sopravvivo”, di quello che rimane dopo la perdita del figlio Diego, di quel primo stadio di torpore che, in qualche modo anestetizza il cuore ma che, una volta dissolto, riporta a una realtà dolorosa e devastante. Si comprende, osservando le ventidue immagini, quanto potente sia stata, per l’autrice, la forza provocata dal dolore, fornendo motivazione al processo creativo che si sviluppa alternando il pensiero logico a quello analogico; laddove il pensiero logico procede per sequenze, causa/effetto, prima/dopo, mentre quello analogico si sviluppa per suggestioni e metafore. Il portfolio, che è stato realizzato con l’uso di smartphone, è arricchito da un efficace cromatismo e da suggestive inquadrature che accompagnano l’osservatore per mano, a sentire l’autrice dire: “Vedi…. questa è la mia storia, questo era il mio Diego, questo è quello che resta”. E allora eccoci a guardare quello che rimane, oggetti familiari, immagini, ricordi, una tomba, una solitudine che divide e unisce nei piccoli gesti quotidiani, la speranza che l’incomprensibile abbia comunque un senso, anche se sconosciuto, perché il fardello da portare è pesante e schiaccia. Ancorché l’estetica delle immagini, stupisce la delicatezza dialettica, quasi a voler mantenere inviolata l’intimità dell’evento privato; non ci sono urla, non c’è rabbia, solo la rassegnata consapevolezza del vuoto. Sopravvivere tocca a tutti, quello che resta, alla fine dell’opera di Nadia Cianelli, è una profonda sensazione di silenzio, che congiunge in un corale abbraccio universale. 

Biografia

Nata nel 1956 vive a Perugia. Dopo la laurea in Lingue e Letterature Straniere si trasferisce a Londra per alcuni anni lavorando nel turismo, settore in cui è rimasta anche dopo il suo rientro in Italia. Scopre tardi la fotografia che, unita all’altra sua grande passione: il viaggio, forma un binomio per lei indissolubile, strumento di ricerca, conoscenza e crescita, ma soprattutto di auto terapia: il suo viaggiare per il mondo è sempre al tempo stesso un percorso interiore. Dal 2012 è membro dell’associazione culturale “Istanti Fotografia e Cultura” Bettona – PG. Ha partecipato a mostre collettive e personali. Con il portfolio “Destino” vince l’Umbria World Photo Fest - Foligno 2013. Ha ricevuto il premio Laboratorio di scrittura e fotografia in viaggio “Antonio Boschin” 2014 al Festival della Letteratura di Viaggio – Roma. Il suo ultimo lavoro “Ti sopravvivo” ottiene il terzo posto a Fotoconfronti - Bibbiena 2014.