Portfolio Italia 2014
29 novembre 2014 - 15 febbraio 2015
Francesco Comello
Bolivia, diario di un fotografo visionario

di Lorenza Biasetto

La cifra stilistica di tanti lavori di Francesco Comello pare essere la sospensione del tempo, in parte legata alla scelta dei temi trattati, in parte dovuta ad una sensibilità meditativa e ad uno sguardo discreto. Ne derivano atmosfere rarefatte e intrise di poesia, anche laddove protagoniste sono scene di quotidianità durissima. Lo stesso titolo del lavoro anticipa il contrasto ossimorico di una realtà, come quella della Bolivia più povera, e il punto di vista, quasi contemplativo, del fotografo-viaggiatore udinese, che tenta di ricondurre il mero reportage documentaristico ad una più ampia visione dell’umana sorte, dove la morte fa parte della vita e ogni evento si relativizza nel flusso dell’esistenza. Non è un caso che i colori sgargianti, tipici del paese sudamericano, acquistino nuovi significati in un bianco e nero quasi surreale, adatto a suggerire riflessioni sull’essenzialità del vivere: qui, ricchezza e povertà, gioia e dolore, lavoro e festa si intrecciano inscindibili, in una raffinata visione fotografica, in grado di stabilire una distanza silenziosa tra la semplice descrizione e il racconto di un viaggio interiore, alla ricerca di equilibrio tra estremi opposti. Sballottato in bus affollati su interminabili piste sterrate, alle pendici di monti che superano i quattromila metri, Francesco raggiunge piccole comunità di lingua Aymara e Quechua, laddove i campesinos sopravvivono di un’agricoltura di sussistenza e di attività estrattiva. Un viaggio in una grande galleria di metafore viventi, fra gironi danteschi di vecchie miniere, il marasma di carceri gigantesche e isole di speranza per bambine prostitute. Qui il tempo è sospeso. La citazione dello scrittore Ray Bradbury, scelta da Comello a chiosa del suo lavoro, parla di un grande orologio che, come un mulino, “setaccia i grani del tempo, quelli più grossi dei secoli e quelli più minuscoli degli anni, fino ai chicchi piccolissimi delle ore e dei minuti (...) spargendo ai quattro venti il polline del tempo”.

Biografia

E’ nato a Udine nel 1963. Dopo aver frequentato la Scuola d’Arte, si diploma e comincia a lavorare nel campo della grafica pubblicitaria e dell’illustrazione. Fin dal tempo della scuola si appassiona di fotografia, ma solo in questi ultimi anni intensifica il suo interesse, con l’intento di produrre dei racconti fotografici. Per far questo compie dei viaggi che lo mettono in contatto con realtà lontane e culturalmente diverse dalla sua. Numerose le esposizioni personali e collettive cui ha partecipato: Colletiva FacePhotoNews – Sassoferrato (2014); Personale Galleria San Fedele – Milano (2013), partecipazione alla mostra “Uno sguardo inadeguato” di Francesco Zizola (CIFA 2013); Collettiva Festival di Fotografia Europea - Reggio Emilia (2013); Photo Vernissage Saint Petersburg (2011). Fra i numerosi riconoscimenti ottenuti: 1° premio Rovereto Immagini (2011 e 2014); Autore dell’anno FIAF - Friuli VeneziaGiulia (2013); 1° premio 12° Trieste PhotoFestival (2013); 1º premio 8° Portfolio Trieste (2009).