11ยช Edizione Crediamo ai tuoi occhi
19 settembre - 15 novembre 2015
Max Ferrero
Nocchier che non seconda il vento
Sezione Autoedizioni
La legge 180 che proibì i manicomi in Italia lasciò un buco legislativo. I vecchi manicomi criminali cambiarono solo il nome: diventarono Ospedali Psichiatrici Giudiziari, ma rimasero tali e quali a prima, con il loro carico di disagio e di drammatica disperazione. La commissione presieduta dall’On. Marino, nel 2010, riscoprì un orrore che sembrava dimenticato dai tempi esecutivi della legge Basaglia ed ebbe il merito di riportare l’attenzione su persone dimenticate dai loro simili e dalla legge. A seguito di tale inchiesta la situazione degli OPG è gradualmente migliorata. I detenuti, che fino al 2010 erano circa 1500, sono scesi di circa 400 unità. Gli internati continuano a vivere una situazione anomala che definiscono “ergastolo bianco”: una volta scontata la pena giudiziaria non vengono liberati perché ritenuti pericolosi. Ad aprile del 2015 scade la proroga per la chiusura definitiva dei 6 OPG italiani, ma persiste l’indeterminazione in quanto le REMS (residenze per l’esecuzione della misura di sicurezza) sono ancora enti e strutture tutte da definire. Vorrei avere molto tempo per capire, per arrivare in punta di piedi davanti ai miei soggetti, per avere la migliore opportunità d’interazione prima di ogni scatto. Ma in questo caso, ho avuto a disposizione solo circa 4 ore a struttura. Il pensiero ha dovuto lasciar posto al caso, alla fortuna e all’istinto. Ero una particella anomala che vagava in un luogo dagli equilibri precari, sotto l’osservazione dei guardiani, sotto esame dai detenuti, sotto il mascherato sospetto dei medici curanti. Ad ogni ospedale mi aspettava una nuova sfida, poco tempo per capire, nessun preliminare per entrare nel limbo della follia e della segregazione.
Max Ferrero
 
Biografia
 
Nato a Torino nel 1964, giornalista dal 1987, ha pubblicato su tutte le maggiori testate italiane e i suoi reportage si sono concentrati e specializzati nell’ambito della ricerca sociale. Servizi fotografici sulla guerra nell’ex Jugoslavia, il Kurdistan iracheno, il Centro America, l’immigrazione extracomunitaria, i nomadi, gli ospedali psichiatrici e le carceri sono stati oggetto di pubblicazioni e mostre sia per Associazioni, Musei o Comuni quali: Torino, Milano, Lucca, Roma, Novara, Racconigi, Venaria Reale, Chivasso, Gaeta. Ha collaborato con le agenzie fotogiornalistiche: Lucky Star, Photodossier, Linea Press, Blow Up e attualmente AGF. Co-fondatore dell’agenzia fotografica Sync-studio di Torino, attualmente lavora anche su temi geografici e didattici. Attraverso la sua attività d’insegnante, collabora dal 2009 con il sito di divulgazione fotografica Fotozona curandone gli articoli tecnici e l’aspetto critico. Dal 2011 è professore di fotografia presso l’Accademia di Belle Arti di Novara.