11ª Edizione Crediamo ai tuoi occhi
19 settembre - 15 novembre 2015
Roberto Jefferson Ramirez Criollo
Milano è una cipolla
Opera Vincitrice - Sezione Autoedizioni
Milano è una cipolla
Opera Vincitrice - Sezione Autoedizioni
Milano è una cipolla. Preziosa per chi cerca un corso di laurea, un momento di gloria, un articolo di cronaca, uno stage pagato, un lavoro qualsiasi, un’ora felice, l’abito che fa il monaco, l’America, i grattacieli in Italia, uno stralcio di futurismo e uno straccio di futuro. Milano è una cipolla. Fa lacrimare gli occhi per la nebbia e per l’allergia al polline, per l’assenza di pietà o per i gesti di solidarietà, per il dolore o per il troppo amore, per il caro affitti e per la selezione all’ingresso, per la fissa del lavoro e per il divertimento a tutti i costi. Milano è una cipolla. Nasconde stratificazioni di storie, ma servono un riorientamento dello sguardo, la curiosità e una certa empatia con il paesaggio urbano e i suoi abitanti per riconoscerle. L’imperativo è esaminare attentamente. Milano non sembra Milano. Eppure, basta spostarsi dal baricentro seguendo una traiettoria qualsiasi, al di là della circonvallazione interna verso i bordi, per incontrare dove la città e la sua vera essenza si manifestano in modo evidente. E’, infatti, nelle periferie che si addensa l’entropia, fatta di forme di dissenso, informalità, resistenza, innovazione sociale, multiculturalismo e creatività, in un gioco di equilibrismo imperfetto. Ci troviamo, quindi, di fronte alla Milano degli antimonumenti, del negozio con l’insegna solo in cinese, del mercatino della domenica mattina, del condominio di 10 piani, del cantiere; e ancora – restringendo il campo visivo - la Milano dei bidoni dell’umido, delle parabole satellitari, delle targhe di toponomastica, delle rotatorie, degli adesivi appiccicati ai pali e dei muri che parlano, ma che il senso di decoro vorrebbe zittire. Non solo. Le immagini raccontano storie. Del paesaggio urbano, che è al centro dell’attenzione, e della quotidianità delle persone, visibili solo se ci si sofferma sui balconi fioriti, sulle tende verde smeraldo tipicamente milanesi o sui panni stesi.
Marta Savoldelli
Biografia
Nasce a Guayaquil (Ecuador) nel 1984 e da dieci anni vive a Milano. Si avvicina alla fotografia mosso dal desiderio di fissare nel tempo momenti e situazioni importanti per sé. Iscritto al Circolo Fotografico Milanese dal 2012, il suo più vivo interesse è riservato alla street photography e al reportage. I principali soggetti delle sue immagini sono gli individui, i gesti, i volti, le interazioni, così come il contesto urbano che coglie con puro intento di documentazione. Predilige le immagini in bianco e nero, ma sta lavorando a progetti in cui il colore è protagonista. Nel 2013 ha partecipato alla mostra collettiva “Scatti d’autore: Costigliole incontra Milano”; nel 2015 alla mostra “Milano 1955-2015: sessant’anni di fotografie”. Sempre nel 2015 ha vinto il concorso FIAF “Talent Scout - sezione young”. Attualmente porta avanti alcune indagini fotografiche che riguardano Milano, la questione dell’integrazione e della libera espressione di una qualsiasi fede religiosa all’interno di comunità diverse.