10ª Edizione Crediamo ai tuoi occhi
21 settembre - 17 novembre 2013
Carlo Cavicchio
Paesaggi Milanesi
Sezione Percorsi

Scatto immagini di Milano spogliando le vie cittadine dalla presenza umana. L’intento è quello di ergere a protagonista la struttura urbanistica e gli impianti architettonici in mezzo ai quali ci muoviamo. Cerco di documentare la città evidenziando i contrasti e cerco di cogliere situazioni inattese ed insospettate. Vorrei dimostrare che Milano esprime tante e diverse personalità esistenziali, ricche e povere, che convivono. Ho focalizzato la mia attenzione sui luoghi meno noti e meno caratteristici, ignorando volutamente la nuova città “monumentale“ che sta sorgendo e dando, invece, particolare rilievo ad alcune arterie periferiche e alle viuzze di cui Milano è ancora ricca. Di questo lavoro fanno parte anche visioni che definirei di “confusione urbana”, ad esempio i distributori di benzina e le officine, che si integrano malamente con le abitazioni. Un fascino particolare suscitano in me le vie chiuse, senza orizzonte che ricordano molto alcune immagini di Thomas Struth o di Gabriele Basilico. A Milano il numero di vicoli e di piccole abitazioni è veramente elevato, essa non è la città dei grattacieli che molti immaginano. Il mio lavoro è un invito a guardare con occhi diversi le realtà nelle quali siamo immersi, a prestare attenzione vera a ciò che ci circonda e che troppo spesso nemmeno guardiamo con interesse: incroci, svincoli, facciate, profili di palazzi, cavalcavia e strade, che quotidianamente attraversiamo. Ho raccolto una collezione di cartoline di paesaggi milanesi cercando la coerenza e la costanza dei colori e dei toni, come quel cielo lattiginoso che può sgomentare perché la Milano grigia è per sempre quella che sopravvive nell’inconscio collettivo.

Biografia

Nato a Milano nel 1966, è da sempre interessato alla fotografia, riguardante soprattutto l’automobilismo. E’ anche affascinato dagli aspetti urbanistici, in particolare di Milano, tanto da farne oggetto della sua tesi di laurea in economia e commercio. Dopo aver ammirato sul web alcune fotografie di Ernesto Fantozzi, che in qualche modo precorrevano i noti “ritratti di fabbriche” di Gabriele Basilico, tre anni fa si iscrive al circolo fotografico milanese, col preciso intento di conoscere quel “fotoamatore”, riconosciuto come suo maestro. Inizia così a documentare la città in cui vive, con un’attenzione sempre maggiore. Oltre Fantozzi, i suoi punti di riferimento sono i vedutisti tedeschi, alcuni pittori iperrealisti americani ma soprattutto autori come Gabriele Basilico, Olivo Barbieri, Luca Campigotto, Thomas Struth, Lee Friedlander, Stephen Shore. Frequentando il circolo, comprende l’utilità di investire in libri, accumulando nel tempo un buon numero di volumi fotografici, tra i quali ricerca costantemente un fondamento teorico al proprio lavoro. Per realizzare il presente lavoro ha utilizzato reflex digitali con obiettivo decentrabile.