In Oblivion
(Red Hook, Brooklyn, NYC, 2012)
Sezione Percorsi
Col progetto “In Oblivion” ho voluto descrivere con rigore il quartiere newyorkese di Red Hook ed i suoi abitanti, realizzando una serie di ritratti e una serie di paesaggi, che ho poi deciso di alternare per mettere in risalto il contrasto fra un ambiente degradato, consumato e annerito e la popolazione, in gran parte composta da giovani e artisti, che sta ripopolando l’area. Questa sua peculiarità è anche il motivo per cui ho scelto questo quartiere di New York. Sicuramente, nella realizzazione, sono stato influenzato dai lavori di maestri come Stephen Shore e Alec Soth.
Red Hook è stato anche il luogo dove lo scrittore H.P. Lovecraft ha ambientato un suo racconto, “L'orrore a Red Hook” del 1925, dove lo scrittore già testimonia il degrado che è poi durato fino a pochi anni fa: […] Red Hook è un agglomerato di sordide miserie a ridosso del vecchio porticciolo, di fronte a Governor’s Island, con strade luride e pontili che si inerpicano verso la collina fino a raggiungere la parte alta, laddove le strade dissestate di Clinton Street e Court Street si snodano in direzione di Borough Hall. I caseggiati, prevalentemente in mattoni, furono costruiti tra il 1915 ed il 1920, ed i vicoli e le stradine meno illuminati rievocano un piacevole sapore di antico che si può definire “tipicamente dickensiano”. La popolazione, costituita da una massa di disperati, è un vero enigma: ci sono siriani, spagnoli, italiani, negri, che si danno fastidio reciproco, ed un po’ più separati dalle altre razze, invece, vivono piccoli gruppi di scandinavi ed americani. Il quartiere è una babele di rumori e di sudiciume, ed emette misteriosi lamenti in risposta allo sciacquio delle onde bituminose che si infrangono sui fetidi moli, e alle orrende nenie intonate dalle sirene delle navi. [...]
Biografia
E’ nato a Cesena nel 1980, risiede a Forlì. Nel 2008 ha frequentato un corso di fotografia di base con l’artista Silvia Camporesi, che è stata fondamentale per un approccio artistico e progettuale alla fotografia, senza però trascurare la tecnica. Negli anni successivi ha seguito altri suoi corsi tematici, riguardanti: il Ritratto, il Reportage, la Fotografia Artistica, il Corpo e la Figura Umana e la Fotografia Contemporanea. Sono stati inoltre fondamentali per la sua formazione gli studi svolti con esperti e fotografi quali: Giancarlo Torresani, Francesco Jodice, Christian Caujolle, Stefano de Luigi, …ed i ripetuti incontri e confronti con Guido Guidi. Professionalmente si è specializzato nella fotografia commerciale e di reportage (teatro, concerti, politica, sociale). Parallelamente all'attività commerciale e di reportage, si dedica a progetti fotografici personali e di carattere sociale.