To keep - To leave
Nella lingua italiana i verbi “to keep” e “to leave” hanno molteplici traduzioni: “tenere, mantenere, conservare”; “lasciare, allontanarsi, affidare”. Ciascuna di queste racconta un percorso e sottende la richiesta fatta allo spettatore: di farsi custode. Osservando e rielaborando gli scatti di archivio, realizzati da mio padre, negli anni della sua giovinezza, ho compiuto un percorso volto a porre fine al conflitto tra l’uomo che identifico come padre e la sua effettiva identità, composta anche da esperienze che precedono la mia nascita e rimangono dunque oscure e lontane. Il progetto è composto da tre stazioni (un diario, un atto performativo e delle stampe analogiche) che si propongono di fungere da guida, nel sentiero di una storia altra dalla propria, attraversandola con delicatezza e portando con sé una piccola parte della vita altrui. Un tentativo di riflessione sulla storia della propria famiglia che giocando con la fotografia e la performance, si propone di rendere il pubblico un partecipante attivo. In questa occasione la fotografia perde il suo ruolo di documento, per diventare incipit di un atto, che partendo dal sé si rivolge all’altro.
Biografia
Fabiola è una giovane artista visiva nata a Torino e attualmente residente a Bologna. Dopo la laurea in Decorazione I livello presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, sta attualmente concludendo i suoi studi in Fotografia II livello presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Fortemente legata alle tematiche della memoria, della perdita e della famiglia, intesa sia come legame che come costrutto sociale, Fabiola realizza lavori che seguono la direzione del dentro-fuori. Partendo dall’esperienza personale, i progetti compiono uno scarto verso “l’altro”, che diventa creatore attivo del progetto, in una continua ricerca di ibridazione dei linguaggi. Nel biennio 2022-2023 ha esposto presso “Tank Festival di Fotografia Analogica”, è stata in residenza presso Paratissima Factory ed ha esposto presso Artefici del nostro tempo 2022.