Portfolio Italia 2016
26 novembre 2016 - 05 febbraio 2017
Valentina Ruggiero
Sacra bellezza
di Lorella Klun
 
Il mondo è un palcoscenico, l’essere una creazione teatrale […] . L’essere non appartiene al suo proprietario. Lui e il suo corpo forniscono semplicemente il gancio al quale verrà appeso per qualche tempo un certo prodotto collettivo.
Achille Bonito Oliva, Persona 2000 (Il mondo è fatto della stessa stoffa del corpo), Milano 2000
 
La serie Sacra Bellezza/Sacred Beauty ritraspone la martirologia femminile ambientandola in un presente distopico, in cui le strategie del marketing, rivolte soprattutto a un target femminile, impongono le regole e stabiliscono nuovi rituali sociali. Valentina Ruggiero utilizza la propria immagine per mettere in scena i trattamenti estetici a cui la donna moderna si assoggetta e che servono per rendere più attraente – e spesso maggiormente appetibile – il proprio aspetto. I nuovi rituali di bellezza e gli antichi supplizi delle martiri cristiane, grazie anche all’accurata ricerca iconografica, vengono posti sullo stesso piano: epilazioni, pedicure e lettini abbronzanti rimandano così a decapitazioni, fustigazioni, smembramenti, messa al rogo e altre torture inflitte a chi rifiutava di abiurare la propria fede. Per le stampe, ognuna dedicata a una specifica martire, l’autrice utilizza il formato dei santini, le immaginette votive che a partire dal ‘600 ebbero larga diffusione tra i ceti popolari; sul retro, al posto delle formule di devozione religiosa, vengono riportati stralci dei pervasivi e suadenti messaggi pubblicitari legati alla cura di sé. La serie dalla forte valenza concettuale, presenta diversi sostrati di lettura: dai primi rimandi alle “performance congelate” di Cindy Sherman, l’autrice tocca le problematiche degli stereotipi di genere, fino a interrogarsi sui nuovi idoli pompati da mass e social media. In tempi di selfie compulsivi, in cui i naturali meccanismi di de-costruzione della propria identità vengono soppiantati da afflati di narcisismo, Valentina riflette inoltre sulla deriva dell’auto-og-gettivazione, quella spinta a trattare e promuovere se stessi come un prodotto. Colorito sano, pelle levigata, fisico tonico
e perfetta messa in piega trascendono la normale cura personale per divenire strumenti di mimesis, leve per “oliare” i rapporti, lasciapassare per scalare le cerchie sociali o, più banalmente, per ritagliarsi cinque secondi di visibilità tra flussi di
post e di tweet.

Biografia

E’ nata a Venezia nel 1980. Nel 2004 ha conseguito la laurea in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Nel 2016 si è laureata in fotografia presso l’ISIA di Urbino. Fotografa e artista visuale, utilizza il medium fotografico per esplorare le intersezioni tra identità e codici di rappresentazione, con una particolare attenzione al potere pervasivo delle immagini nella cultura contemporanea. Attraverso molteplici variazioni sul tema del ritratto e dell’autoritratto, il suo lavoro propone una critica focalizzata su stereotipi di genere e condizionamenti culturali, invitando ad una riflessione intorno alle dinamiche di potere che entrano nella vita quotidiana e influenzano le relazioni umane.