Portfolio Italia 2019
30 novembre 2019 - 09 febbraio 2020
Andrea Angelini
Mneme Physis

di Isabella Tholozan

La lettura dell’opera di Andrea Angelini mi pone questa domanda: di cosa siamo fatti?
Cerco quindi, nella sequenza delle immagini che l’autore propone, di dare delle risposte che siano capaci di accompagnare l’osservatore aldilà della mera esperienza fotografica.
Come prima cosa verrebbe da rispondere che siamo corpo, composto di carne, ossa e materiale biologico, in parte condiviso con il mondo minerale e così radicato nella fisicità terrena.
Oltre a questo però, abbiamo anche un corpo eterico che condividiamo con il mondo vegetale, uno astrale che viviamo al pari degli animali e alla fine, ma solo alla fine, abbiamo un sistema neurosensoriale che ci conduce alla coscienza del Sé attraverso il principio dell’Io.
Alberga perciò in noi l’universo intero, con le sue distinte declinazioni che guidano alla definizione corpo-anima-spirito, ripetute all’infinito in una ciclicità che nulla ha di paradossale; “Natura” assume così un significato più ampio, archetipale, sfuggente ai nostri tentativi di decodificazione proprio perché schiavi del dualismo vita/morte.
Con quest’opera, Andrea Angelini intende indagare l’esistenza di una memoria organica inconscia (Mneme) che permette attraverso la natura (Physis) di rigenerare ciclicamente il bene inestimabile della vita; lo fa nel modo che conosce, attraverso l’immagine fotografica, investita del compito di rivelare il concetto attraverso l’esplorazione artistica che l’obbiettivo stenopeico concede.
Dodici dittici e un’ultima immagine singola ci conducono in un insondabile viaggio che nulla ha della sicurezza spazio/temporale ma, come nella domanda iniziale, insegue inconsce percezioni spirituali.
Nell’osservazione dei ritmi naturali, Andrea Angelini tenta di trovare conforto al torto inaccettabile della malattia incurabile che ha colpito il padre, partendo dalla domanda più comune: perché?
La risposta, come l’arte da sempre sa, arriva dalla “natura”, generosa immagine della quale l’uomo è rappresentazione incarnata della spiritualità primordiale, principio e causa di tutte le cose, Physis, appunto.

Biografia

È nato nel 1968 a Forlì dove vive; fotografa dal 1995. È interessato al linguaggio delle immagini e alle sue contaminazioni. Realizza laboratori sul fotografico e diversi concetti filosofici proponendo riflessioni sulla influenza tra fotografia ed altri linguaggi artistici quali letteratura, cinema, fumetto, pittura, ecc. Ha ricoperto la carica di presidente dell’associazione Tank Sviluppo Immagine dal 2009 al 2019.