Meno umani
Da più di un anno le nostre libertà personali sono state limitate in maniera drastica. Il nostro corpo è diventato veicolo di trasmissione di un pericolo, le nostre menti sono state costrette a viaggiare nei ricordi per rivivere attimi di normalità.
Il progetto Meno Umani nasce come indagine sui cambiamenti psicologici e sociali che la pandemia ha apportato nelle nostre vite. Da un momento all’altro le nostre relazioni sono state sconvolte, messe in rischio, sospese in un’attesa che sembrava essere infinita. Hanno mutato forma adattandosi ad una realtà ovattata e lenta, non più frenetica e vivida nella sua forma.
Un lavoro dal carattere nostalgico, amaro, pungente, in cui l’essere umano è sempre il soggetto preferenziale del racconto e la cui rappresentazione viene di volta in volta distorta, manipolata o, addirittura, annullata.
Queste immagini esprimono una forte appartenenza al concetto di familiarità e diventano il mezzo per raccontare una storia tanto personale quanto collettiva.