Tragitti di dati perduti
Nel nostro mondo digitale, può capitare di andare incontro alla perdita di dati, fotografie, documenti.
A volte le immagini che conserviamo vengono erroneamente cancellate o si deteriorano nei complessi mondi binari degli hard disk. L’obsolescenza programmata e la fragilità dei dati si scontra così con le nostre memorie. Capita però che qualcosa si salvi. Compromesso, ma non concluso. Trasformato.
Inediti tragitti di dati perduti per foto che perdono il loro originario contenuto per lasciare spazio ad altre interpretazioni.
Questa serie fotografica nasce proprio da un errore.
Un’inaspettata perdita di dati che ha modificato la storia visuale di intere sequenze di immagini. Partendo dal momento della cancellazione, passando attraverso diversi tentativi di recupero, si è arrivati alla creazione di un nuovo racconto fatto di frammenti originari e insolite stratificazioni.
Con il desiderio di rivalutare le fotografie danneggiate e non abbandonarle, si è deciso di valorizzare l’errore che le ha portate alla luce. I dati diventano colori, composizioni, glitch che ri-animano le fotografie creando nuovi percorsi tra corpo e mente. Le sovrapposizioni sembrano creare pensieri e i corpi si trasformano in cromatiche visioni.
All’allestimento si aggiunge una particolare cornice, progettata con la tecnologia di Arduino, che risponde agli stimoli sonori producendo a sua volta impulsi cromatici emanati da led.
Riesce così a comunicare con il visitatore trasmettendo colori che vanno ad aggiungere ulteriori informazioni a quelle perdute e che ampliano il significato dell’immagine a livello sinestesico.
La cornice non si anima solo con i suoni che la circondano, ma tiene traccia di quelli che ha recepito costruendo un nuovo archivio sensoriale.
Il connubio tra foto, cornice, colori entra in rapporto dinamico con lo spazio. Foto perdute e cornici digitali si fondono per ritrovare dati smarriti ed espandere ciò che è rimasto.