The journey
di Piera Cavalieri
A scorrere The journey l’idea che affiora è che nessuno si salva da solo, utilizzata dal Papa e dalla politica per il buio dei tempi recenti, dal cinema, dalla narrativa, da un sentire che si fa sempre più necessario. SanPaDogs, il settore della comunità di San Patrignano, dedicato all’accudimento dei cani, sembra esserne l’emblema. Elisa Mariotti inizia qui il suo progetto, nel 2021. Sorprende una frase del fondatore, Vincenzo Muccioli, riportata dall’autrice: “Tra i problemi che colpiscono il tossicodipendente, il consumo di droga è il meno rilevante”. Tanto basta per sgretolare convinzioni false perché le sostanze corrodono il fisico, ma a far dolere l’anima è l’emarginazione sociale.
Elisa Mariotti scandaglia il gorgo della dipendenza e delle conseguenze, con autentica empatia, intelligenza e cautela, per scoprire il valore della comunità che Muccioli ha difeso con passione. Per contrasto all’emarginazione sofferta, la solitudine è bandita. È una possibilità concessa ai più anziani, richiede una stabilità che si costruisce poco alla volta, stringendo i denti. Mariotti racconta di successi e di fallimenti attraverso le storie di chi tenta di rinascere, abbandonando il passato per tessere nuove relazioni o ricostruire quelle precedenti, il primo passo nel processo di recupero.
È d’obbligo attenersi alla ritualità delle giornate, scandite da abitudini e consuetudini corali, come il pranzo condiviso, una volta alla settimana, che prende il via con un colpo di nocche sul tavolo, da parte del responsabile di sala e con la regola di non lasciare avanzi. I ritmi delle giornate che si ripetono sono una cura, sono l’antidoto all’autolesionismo. L’inattività fa male e si combatte rimboccandosi le maniche in compiti obbligatori e in altri a scelta. The journey ci porta dove il rapporto uomo cane diventa salvezza, lontano dall’estetica decorativa, ci offre il racconto del legame emozionale tra l’umano e il cane. I cani di SanPadogs non hanno avuto una vita facile, sono stati maltrattati o sono malati. Qui trovano cure e carezze. Specchio di comuni sofferenze, accudirli diventa accudire sé stessi. L’autrice affianca alle fotografie, che di per sé contengono già una loro pienezza di senso, testi che arricchiscono il racconto di vite vere, con rispettosi nomi di fantasia. Così scopriamo anche ciò che l’immaginazione da sola non potrebbe indicarci come, ad esempio, che per tradizione la vigilia di Natale è permessa l’ammissione a chi sta in attesa davanti ai cancelli o che l’uscita dalla comunità avviene gradualmente. San Patrignano è anche il posto dove dare concretezza ai sogni per un futuro salvifico. Potrebbe essere l’adozione di un cane o diventare addestratore o concludere gli studi. Non sempre tutto fila liscio, si legge nelle parole dell’autrice, capace di quell’immedesimazione sensibile e necessaria per un certo tipo di fotografia. Il proprio abisso lo si svela solo, se ci si fida, a chi sa vederlo nei dettagli, nei gesti e negli occhi.
Biografia
Nata nel 1972, da sempre attratta dalla fotografia, già adolescente inizia a stampare in BW. Nel 2018 vince l’ISPF nella sezione Foto Singola. Da allora inizia il suo percorso fotografico, accompagnato dallo studio della fotografia e della sua storia. Negli anni alcune sue foto sono parte di pubblicazioni cartacee e di collettive esposte a San Francisco, NY, Sidney, Brisbane, Brussels e in Russia. La sua testimonianza sui laboratori fotografici che tiene dal 2019 con bambini di una comunità per minori è pubblicata su Ricerca e Pratica dell’Istituto Mario Negri (MI). Nel 2021 pubblica il suo primo libro From the same land, selezionato per l’Open Program dell’Head On Photo Festival (Sidney), imPOSED PAUSES è finalista nel circuito Portfolio Italia e riceve menzione durante il Milano Photo Festival, vince il contest One image to fight against digital inequality (patrocinato dal Ministero degli Affari Economici e della Transizione Digitale del Governo spagnolo) nella sezione Age divide. Nel 2022 con Per Amore, solo per amore vince il circuito OFF di Lucca, negli anni è pubblicato online su Agorà di Cult, Zaziedogzine, su Dodho e fa parte, come Happiness is a state of mind, di mostre a livello locale. The journey, progetto tuttora in corso sul percorso personale, didattico e riabilitativo degli ospiti di una comunità di recupero per tossicodipendenti, è finalista nel circuito Portfolio Italia 2022 ed è premiato come miglior portfolio durante il Milano Photo Festival.