Daniela Comani fa da modello a se stessa. Nelle varie fasi della sua serie fotografica si mette in scena contemporaneamente come uomo e come donna all’interno di un moderno matrimonio intellettuale, nel quale i rapporti di genere non dovrebbero più avere alcuna importanza. Ma gli atteggiamenti del corpo parlano la propria lingua. La diversità nell’uguaglianza della protagonista rende questo gioco sottile e sovversivo. (...) Nelle sue scene di vita matrimoniale l’artista impiega la parodia – la rappresentazione dell’altro sesso per mezzo del travestimento e dell’imitazione. (...) Nel fare questo Daniela Comani non risulta frivola, né tantomeno celebra l’autostilizzazione. Le sue messinscene si distinguono per la raffinata discrezione e una quotidianità che rasenta il banale.

(tratto da: Frank Wagner, “Scene di un matrimonio” in Daniela Comani, “Eine Glückliche Ehe / Un matrimonio felice“, Edition Patrick Frey, Zürich 2014)

Biografia

Daniela Comani è nata a Bologna e vive a Berlino. Mostre collettive e personali (selezione): “Das Achte Feld”, Museum Ludwig, Colonia; “History will repeat itself”, KWInstitute for Contemporary Art, Berlino; “Transmediale.08”, Haus der Kulturen der Welt, Berlino; “Press Art. Die Sammlung Nobel”, Museum der Moderne, Salisburgo; “C’était moi”, Centre d’Art Passerelle, Brest; “Überblendungen”, Shedhalle, Zurigo; 54. Biennale di Venezia/Repubblica di San Marino, Venezia; “Doublespeaki”, Utah Museum of Contemporary Art, Salt Lake City, Utah; “Le Printemps de Septembre” 2012, Musée Les Abattoirs, Toulouse; “Protected Zone”, Museum on the Seam, Jerusalem. Charlie James Gallery, Los Angeles; Galleria Studio g7, Bologna.