"Prima o poi l’amore arriva" è una direzione di ricerca che si cela dietro un titolo romantico. Sono ritagli di un corpo fragile che ha a disposizione solo un drappo fiorito per nascondersi su una parte bianca. Sono angoli rubati al cortile di una casa. L’importante è non mostrarsi e lasciare chi osserva combattuto tra un vago senso di imbarazzo e un sentimento a tratti comico e beffardo. C’è quiete e sembra tutto fermo, c’è l’attesa e un forte desiderio di aspettativa, un’aspettativa quasi fanciullesca per qualcosa o qualcuno che si prenda cura di noi, qualcuno che però è troppo fragile per concedersi o restare, così tanto da nascondersi e sfuggire. Un libro, un paio di mani o un fiore non lasciano alcun segno di riconoscimento. Scompaiono gli occhi, il naso e la bocca, scompaiono i tratti salienti, ma paradossalmente, questi “non ritratti” e questi vuoti sono ricolmati con qualcosa di altrettanto espressivo. La timidezza è saziata e l’assenza diventa spazio metafisico carico e pronto per essere sottoposto all’immaginario, alla curiosità e anche all’immedesimazione di chi osserva. “Prima o poi l’amore arriva” rappresenta la bellezza dell’inadeguato e, se si vuole, la semplicità dell’essere impacciato, a cui tutti guardiamo con em/simpatia, perché da tutti esperita.

Biografia

Sandra Lazzarini fotografa per passione da circa dieci anni. Il suo interesse per la fotografia inizia quando acquista una biottica degli anni ’70 e il suo approccio con luce, forma e colore comincia a compiere i primi passi delineando così i tratti salienti della sua ricerca. Uno stile personalissimo e curioso in cui sono presenti unicamente figure femminili e molto spesso autoscatti. Le sue foto sono pubblicate su diversi magazine online e cartacei sia nazionali che internazionali. I suoi lavori sono stati esposti all’interno Circuito Off del Festival Europeo della Fotografia a Reggio Emilia, alla Perfect Circle Gallery di Parma, a Camera Sud a Bologna e alla Galleria Marcolini a Forlì. Vive e lavora a Forlì.