Sezione Scuole
di Roberto Lacarbonara
L'Accademia di Belle Arti di Lecce partecipa alla VI Edizione della Biennale dei Giovani Fotografi Italiani con le opere di tre allieve, Marta Nocco, Marika Nacci e Maria Rosaria Sedile, con la supervisione del prof. Giuseppe Bolognini, docente di Fotografia e di Foto-Video Editing.
Le tre giovani autrici sviluppano differenti punti di osservazione sul tema del conflitto sociale e delle forme di oppressione individuale e collettiva. Dalle immagini emerge un orizzonte comune, una denuncia univoca verso la progressiva perdita di alcune libertà fondamentali e il conseguente smarrimento ed isolamento dell’individuo per effetto di relazioni impersonali e inautentiche.
Con Where none is the number 1 e 2, Marika Nacci traspone su lastre di alluminio la serialità uniforme di soggetti omologati, esclusivamente distinguibili da un codice alfanumerico che, sovrapposto alla cancellazione dei volti, ne marca l’identità alludendo alle forme più insidiose e pervasive di controllo cui ognuno è costantemente sottoposto.
Nell’opera Verso l’alto di Marta Nocco, lo sguardo rivolto verso il cielo rivela l’assedio di architetture e spazi fisici che circondano il soggetto limitandone la possibilità di slancio e di fuga. Un’immagine essenziale, dominata dalla geometria e dalla modularità delle forme, che agisce come dispositivo reclusivo e omologante, laddove la sola forma delle nuvole rompe la regolarità dello spazio e del tempo.
Plastic world di Maria Rosaria Sedile è un’icona impassibile di bellezza e di morte. Un volto velato e nascosto rimanda con immediatezza alla continua narrazione delle violenze nei confronti delle donne; tuttavia la luce diafana e la fragilità delle superfici risolve in una poetica onirica la sussurrata emergenza di una presenza evanescente.