Portfolio Italia 2018
24 novembre 2018 - 10 febbraio 2019
Andrea Angelini
Cammino portoghese

di Silvano Bicocchi

Il fotografo quando matura una poetica aperta alla contaminazione dei linguaggi artistici, spesso lo fa solo per necessità interiore, “Cammino Portoghese” ne è un chiaro esempio. Dopo aver vissuto esperienze dolorose e depressive, per curarsi l’autore intraprende l’esperienza del viandante, al fine di reagire a una sua profonda crisi esistenziale e ritrovare un nuovo equilibrio interiore. La terapia prescelta è il quotidiano esercizio espressivo, con la parola e l’immagine fotografica, stimolato dal cammino e “Il libro delle inquietudini” di Fernando Pessoa.
È così che egli quotidianamente, da Cabo de Sao Viante il 23 maggio a Oporto il 3 giugno 2018, compone tavole intrecciando tra loro, in una relazione di senso, una foto e un testo scritto di suo pugno. Il tema è la ricerca di Sé, condotta con la sospensione della routine quotidiana, e vissuta nell’ambito del forte spaesamento ambientale e relazionale che offre il camminare sulla riva portoghese dell’Oceano Atlantico.
Le immagini e il senso dei testi nascono dal proprio sentito, nel medesimo istante. Il complesso di tavole poteva restare un percorso interiore privato. Al ritorno Andrea Angelini sente che il concept formulato dalla coerenza dei linguaggi, giustifica la definizione di un’opera a portfolio. Quando il significante è formato da fotografie e parole siamo di fronte ad un’opera di Narrative Art, come venne denominata negli anni ‘60 dagli artisti concettuali. Non siamo nell’ambito di un testo illustrato dalla fotografia, né di un testo che spiega la fotografia ma di un accostamento simbolico che formula un unico messaggio. Guardando la sequenza, notiamo che in ogni tavola l’immagine ci comunica quello che le parole non riescono a dire e i testi ci raccontano quello che le immagini non riescono a mostrare. Se la narrazione letteraria parla di percorsi intimi e personali, le foto sono una risposta consapevole allo stimolo che la realtà ha indotto nell’autore. Le immagini appartengono all’immaginario collettivo, le trame scritte a quello privato; certo la sua è, o sarà, una storia di tanti:
“Sono arrivato a un capolinea e tutto sembrava perduto. Poi un raggio di luce mi ha rivelato una possibile traccia da cui ripartire”.

Biografia

È nato nel 1968 a Forlì, vive a Fratta Terme e fotografa dal 1995. È interessato al linguaggio delle immagini ed alle sue contaminazioni. Esegue ricerche fotografiche e realizza laboratori sul fotografico e il legame tra la fotografia e diversi concetti filosofici, proponendo riflessioni anche sugli altri linguaggi artistici quali letteratura, cinema, fumetto, pittura, scultura, musica. Lettore FIAF, Tutor, CAR, Testimonial: ha svolto diversi incarichi e compiti in Federazione. Ha ricevuto premi in diversi festival nazionali. Ha realizzato diverse mostre personali e collettive in Italia. È presidente dell’associazione Tank Sviluppo Immagine - BFI di Forlì.