3ยช Biennale dei Giovani Fotografi Italiani
22 settembre - 18 novembre 2012
Giulia Magnani
De Grote Pyr

“[…] Le mille lire in più che il benessere aveva infilato nelle saccocce dei giovani proletari, avevano reso quei giovani proletari sciocchi, presuntuosi, vanitosi, cattivi.  È solo nella povertà che si manifesta sia pur illusoriamente la bontà dell'uomo”. (Pasolini, Petrolio)
Quasi tutti vegetariani: 50 persone, di cui 20 bambini. Un affitto da 200 euro per un angolo di privacy nelle aule di un'ex scuola elementare, scheletro di balena a cui gli occupanti hanno ridato anima. Un lavoro part-time: 500 euro al mese, quanto basta per sopravvivere e godersi il tempo che passa, senza farsi mancare nulla. Finire gli studi, gestire una piccola attività, crescere un figlio. Benvenuti al Grote Pyr: squat legale nel centro dell’Aia, quattro piani di vita in comune e piccole attività. Comunità per certi versi borghese, bourgeois, come si definiscono alcuni prendendosi un po’ in giro. La rivoluzione è quotidiana, per questo sembra procedere con lentezza. Non aspettatevi punkabbestia con birra e cane pulcioso, qui non ne troverete. Il Grote Pyr ora è al completo: sorry, we’re full. E nessuno al momento pensa di lasciare quest’isola in cui il rispetto per l’altro è il cemento della vita comunitaria, il punto d’origine della ricerca di sé. Trovando il coraggio di rifiutare l’egoismo consumista si può riscoprire nella condivisione di una vita semplice – ma non banale – l’armonia di chi si sente accettato per quello che è.
Universo in costante espansione alla ricerca di equilibrio: l’atmosfera tranquilla dei suoi corridoi fa pensare che esista davvero un modo per condividere l’incertezza e prendere la vita un po’ meno sul serio, seguire il proprio istinto ma decidere insieme. Come rimpiangere la moltitudine di merci quando si trova la serenità nel percorrere il mondo a piedi scalzi, magari sporchi di terra, dentro due comodi ciabattoni? E non è un rifiuto dell'oggi o un trovare rifugio nel passato: provate a parlare di permacultura con alcuni di loro e sapranno stupirvi.   


Biografia
“Perché le risposte ci rendono più saggi, ma le domande sicuramente più umani”. Giulia è nata a Forlimpopoli nel 1988 ed è laureata in Scienze della Comunicazione e in Scienze Internazionali e Diplomatiche presso l’Università di Bologna. Nel settembre 2009 ha partecipato a un workshop del fotografo Giovanni Marrozzini nei campi rom di Tirana, realizzando la tesi di laurea sul consumo televisivo delle comunità rom di Tirana e il portfolio Tv rom, esposto presso la Galleria FIAF di Torino e la Mole Vanvitelliana di Ancona durante il Festival Adriatico Mediterraneo del 2010. Un suo autoscatto è stato esposto al Centro Italiano della Fotografia d’Autore di Bibbiena (AR) nell’ambito della mostra Io mi vedo così. È stata presidente dell’associazione fotografica un125esimo e dal 29 giugno al 29 luglio 2011 ha allestito la sua prima mostra personale – Come un fiore. Luce, colore, movimento – presso il Centro Culturale San Francesco di Forlì. Da aprile a luglio 2012 ha lavorato come tirocinante presso il Tribunale Penale Internazionale per l‘ex-Jugoslavia all’Aia (Olanda). Qui la passione per la fotografia e un affitto troppo caro l’hanno condotta alla scoperta degli squat olandesi. Il Grote Pyr è uno di questi. Ha un blog in cui si racconta attraverso alcuni dei suoi scatti: http://giuliamagnani.tumblr.com