Sezione scuole
di Aniello Barone
Le fotografie presentate vogliono “rappresentare” la condizione esistenziale dei giovani d’oggi. Gli argomenti affrontati sono molteplici, perché numerose sono le difficoltà che si affrontano in una metropoli come quella napoletana: il lavoro, la vita di coppia, l’immigrazione, l’infanzia opposta all’anzianità. Gli allievi che partecipano alla biennale, ognuno con la propria esperienza, hanno cercato di esprimere un personale concetto esistenziale. Emerge un generale pessimismo rispetto al proprio vissuto. In alcune immagini sembra non esserci scampo, in altre, invece, pare manifestarsi una sottile speranza. Il passaggio tra le immagini sottolinea le diverse individualità:
• Una catarsi personale svelata da un’intimità “rivelata”.
• Identità camuffate da cappucci dove un singolo sguardo di una testa chinata verso l’alto irrompe nella regolarità imponendo un fermo.
• Una figura che evoca l’uomo moderno che sembra aver perso quell’antica fede nei valori tradizionali, quei miti della civiltà romantica e positivista.
• Un volto sovra-impresso a identità confuse è metafora della compresenza di duplici esperienze in luogo straniero.
• La figura di una ragazza che indaga sulla propria condizione di appartenenza territoriale pur restando ancorata alla sua cultura di origine.
• La solitudine raccontata attraverso la presenza del ricordo che confluisce nell’assenza della figura umana.
• Il raggiungimento dell’equilibrio perduto e non ancora ritrovato.
• La riflessione sul cambiamento della famiglia: una coppia di fatto nel suo intimo quotidiano.
Immagini che esplicitano un “male di vivere”. Questi sono i temi che riaffiorano nei lavori presentati dagli allievi del Biennio Specialistico di Fotografia dell’ Accademia di Belle Arti di Napoli.