3ยช Biennale dei Giovani Fotografi Italiani
22 settembre - 18 novembre 2012
Irene Lazzarin
Man-size

“L’umanità è maschile e l’uomo definisce la donna non in quanto tale ma in relazione a sé stesso”. (Simone De Beauvoir)
Tutt’ora il simbolo della donna “realizzata” in quanto tale, come compagna e infine madre, può essere considerato l’abito da sposa. Oggetto simbolico e materiale, in questo progetto l’abito viene ritratto steso come la pelle conciata di un animale. Può esistere infatti solo come superficie, non può contenere un corpo vivo, in quanto esso è pelle trattata, ripulita, morta che nessuna donna può calzare perfettamente senza un forte compromesso con quello che è “l’abito” maschile.
Il processo di definizione ed equilibrio tra l’essere sé stessa e la figura maschile viene messo in atto dalla donna stessa, (“La donna si determina e si differenzia in relazione all’uomo, non l’uomo in relazione a lei” - Simone De Beauvoir) ma il ruolo cui cerca di aderire non può esserle completamente proprio in quanto è anch’esso un ruolo di derivazione maschile.
Le immagini d’archivio di coppie di sposi che accompagnano l’immagine dell’abito sono state coperte in modo da eliminare l’identità specifica della donna, lasciando solo il suo abito, che accompagna la figura dell’uomo. Solo lui può essere sé stesso e allo stesso tempo sposo.
Definirsi realmente come donna nella vita affettiva come in società è una continua ricerca di nuovi equilibri da ridefinire e difendere, tra bisogno di farsi accettare e indipendenza.


Biografia
E' nata a Cordenons nel 1989. Dopo aver frequentato il liceo artistico ISAC di Cordenons, si iscrive al corso in Grafica e Comunicazione Visiva all’ISIA di Urbino, dove può sperimentare sui diversi campi della grafica, fotografia, illustrazione, cartotecnica, dandosi come obiettivo la capacità di integrare diversi linguaggi necessari ai diversi progetti senza sottostare a rigide categorie.  Nel primo semestre del terzo anno va in Erasmus alla Escola Massana di Barcellona, dove segue corsi di fotografia, video, animazione e incisione. Nell’estate del 2011 svolge uno stage presso il collettivo di fotoreporter “RUIDO Photo” a Barcellona. Nel marzo 2012 si laurea con un progetto fotografico sullo spazio pubblico nella Città Vecchia di Barcellona. In aprile 2012 segue un workshop di alcuni giorni con Franco Vaccari intitolato “Fotografa e rappresentazione della soggettività”. Attualmente è iscritta al primo anno del biennio specialistico in Grafica delle immagini e Fotografia dei beni culturali all’ISIA di Urbino.