5ª Biennale dei Giovani Fotografi Italiani
17 settembre - 13 novembre 2016
Roberta De Luca
Ambrotipia, una passeggiata nel tempo con la fotografia all'argento

La riscoperta di tecniche fotografiche antiche non viene solo dal gusto vintage, ma soprattutto dalla volontà di attivare nuovi approcci rappresentativi e interpretativi della realtà. L’antico viene rinnovato in soluzioni post-moderne e porta il presente indietro nel tempo. Si tratta di una contaminazione temporale. Con la passione si dimostra che il lavoro artigianale e manuale non ha età e produce immagini irripetibili. Alla base del processo c’è il collodio umido: una pasta giallastra ricavata dal fulmicotone (nitrato di cellulosa) sciolto in alcol. Dopo l’aggiunta di bromuro e ioduro di potassio, il collodio viene steso sulla lastra di vetro, dove si deposita sotto forma di una sottilissima pellicola. Per rendere la lastra fotosensibile viene immersa nell’argento nitrato. Quando è ancora bagnata va sistemata in uno chassis a tenuta di luce. Dopo l’esposizione (da 3 a 40 secondi) si procede allo sviluppo con una soluzione di ferro solfato e acido acetico glaciale. Per il fissaggio si usa il sodio o l’ammonio tiosolfato. Un successivo strato di verniciatura garantisce la durata nel tempo della fotografia. Per avere il positivo si dipinge il retro di nero.

Biografia
Nasce nel 1993 e vive a Tagliacozzo (AQ). È diplomata in Grafica d’Arte e Progettazione presso l’Accademia di Belle Arti di L’Aquila. Da sempre appassionata di arte, sviluppa diversi progetti nell’ambito dell’incisione, del disegno e della grafica multimediale. In fotografia ama il ritratto, il ritratto ambientato, il reportage. Nel tempo ha approfondito la ricerca sull’ambrotipia realizzando ritratti e immagini still life.