Portfolio Italia 2013
30 novembre 2013 - 16 febbraio 2014
Miho Kajioka
As it is

Opera Finalista

di Cristina Paglionico

Lo Tsunami che ha colpito il popolo giapponese nel 2011 ha risvegliato nell’autrice il desiderio di una riflessione sugli eventi. Il tema della bellezza e della provvisorietà della vita è affrontato con un profondo misticismo zen, in uno sforzo di comunicazione basato principalmente sull’intuito. L’opera fotografica è un poema il cui tratto ripercorre l’antica pittura giapponese su carta di riso, ove il colore della sabbia vela la tranquillità della solitudine con la patina dell’esperienza. Nella composizione l’elemento più ricorrente è il vuoto, al quale si affacciano le provvisorie rappresentazioni della realtà: il fiore che sboccia, l’onda si rifrange, la bruma del mattino, il gioco dei bimbi, un passero disegna un suo misterioso ideogramma tra cavi e tralicci mentre intorno incombe la devastazione di un terremoto. Il vuoto è elemento ricco di potenzialità, che dà significato alla forma e diventa principio fecondo. La composizione linguistica è quella dell’Haiku: scene semplici e allusive, rapide, intense, ricche di suggestioni, tracce di un percorso che spetta all’osservatore completare. La linearità del pensiero è spezzata con una successione asimmetrica ed elegante: l’insieme è disegno naturale, fluido, che sfonda la costrizione di ogni cornice con semplice e austera naturalezza. La forza antica dell’estetica zen sta proprio nella sua armonia irregolare, nel saper cogliere le sfumature del trasformarsi, nei passaggi storti, incompleti, inesatti. Persino i formati delle singole immagini si modificano continuamente adattandosi al divenire dell’animo. Gli scatti sono attimi di vita dell’autrice, istanti di tempi sincopati, di luoghi unificati dalla ricerca del sentire. Il processo creativo, fortemente interiorizzato, è lasciato avvenire in modo libero, fluente, fuso nell’universale impermanenza delle cose. Oggi ci viene concesso altro tempo vitale per penetrare la segreta quiete della perfezione del creato e per accettare pienamente l’imperscrutabilità delle dinamiche della natura. Il simbolo della nostra gratitudine è una rosa che fiorisce incurante dei segni di morte e di distruzione. Semplicemente perché la primavera è arrivata.

The Tsunami that hit Japan in 2011 re-awakened in the author the need to reflect on the events. The theme of beauty and impermanence of life is dealt with profound Zen mysticism, in an effort to communicate relying mainly on intuition. The photographic work is a poem whose path recalls the antique Japanese art of painting on rice paper, where the color of sand veils solitude's tranquility with a patina of experience. In its composition the most recurrent element is emptiness, the temporary representations of reality looks out from it: a flower blooms, a wave crashes, the early morning mist, children's play, a sparrow designs a mysterious ideogram among electric cables and poles while the devastation of the earthquake looms all around.  Emptiness is an element rich of potentiality, giving meaning to form and becoming fecund principle. The language is that of Haiku poetry: simple scenes, allusive, rapid, intense, suggestive traces of a path that is to be completed by the viewer. Linear thinking is broken with elegant and symmetric succession: the whole is a natural and fluid design breaking framing's constriction with austere simplicity. The ancient strength of Zen aesthetic resides in its irregular harmony, in knowing how to represent the nuances of change in distorted, incomplete and incorrect passages.  Even the format of the singular images are constantly changing adapting to the changing moods. Each shot is a moment in the life of the author, instances of syncopated times, of places unified by the search for feelings. The creative process, strongly interiorized, is left to happen freely, fluently fusing in the universal impermanence of things. Today we have been granted some more life-time, to penetrate the secret quiet of a perfect universe  and to accept fully the inscrutability of nature's dynamics. The symbol of our gratitude is a rose carelessly blooming among signs of death and destruction. Simply because Spring has arrived. 

Biografia

Giapponese, è nata nel 1973. Ha frequentato il San Francisco Art Institute, Department of Fine Arts ed ha conseguito la laurea in Belle Arti alla Concordia University. Dal 2004 al 2007 è stata direttrice delle notizie dall’estero per la Fuji Television Network, scrivendo i copioni e curando i filmati trasmessi durante i notiziari. Dal 2007 al 2011 ha svolto il ruolo di produttrice e responsabile delle news dall’Asia alla TV brasiliana Rede Record. Dal 2011 al 2013 ha lavorato come produttrice e organizzatrice per reti televisive straniere e case di produzione quali CBS, Swiss Broadcasting Co., France 24, O.R.F. (Tv austriaca). Ha partecipato a conferenze stampa ed ha condotto interviste a politici e importanti personalità straniere. Nel 2013 ha vinto il Fotoleggendo di Roma con il portfolio “As it is”.