di Roberto Evangelisti 

Sono assolutamente convinto che la grande forza della fotografia stia nel suo valore evocativo, nella capacità di memoria che riesce a suscitare promovendo associazioni e legami con qualcosa che avevamo interiorizzato ma che era presente solo allo stato latente. Le fotografie di Ennio Baroni sono realizzate nel Maramures, la regione più settentrionale della Romania, ai confini con l’Unione Sovietica, un luogo che personalmente ho visitato un pò di anni fa, dove vive una una società agricolo/pastorale, un’arcadia sempre più difficile da trovare nel mondo della globalizzazione ma che intimamente ci appartiene. “Frammenti di memoria”, come richiama il titolo del suo lavoro.  Sono fotografie liberatorie che non costringono l’osservatore nei binari angusti del banale, ma attraverso una sapiente messa in codice assumono valore di segno, inteso come rimando  emozionale, che va ben oltre ciò che è visivamente rappresentato.  Alcune, pur contenendo un simbolismo fortemente allegorico, non tradiscono mai il valore narrativo di cui vogliono essere portatrici. Sono opere rivelatrici di un suadente mondo esteriore, ma anche di un fotografo con un ricco mondo interiore. Passando ad un’analisi più strettamente fotografica possiamo osservare che le fotografie sono state colte in momenti di luce privilegiati o particolari, ed è proprio attraverso questa luce che Ennio Baroni si è subito innamorato di ciò che vedeva, ed è questo innamoramento che l’ha portato a scattare, scegliendo tra le innumerevoli possibilità che il mirino del suo apparecchio gli offriva, trasformando un soggetto percepito in soggetto degno di essere fotografato, quindi eternato per essere mostrato e ammirato. L’uso del b.n. e gli aggiustamenti necessari in post produzione, compresi i ritagli, sono stati usati come rafforzativo per aggiungere significato, per chiarire, mai per stravolgere. Coniugandola spontaneità che caratterizza il buon fotografo ad un’attenta riflessione, l’autore è stato capace di fornire un lavoro di ricerca estremamente valido e personale. 

Biografia

Risiede a Montevarchi. Nel 1980 frequenta il primo corso di  fotografia presso il circolo Fotoamatori F. Mochi di Montevarchi. Negli anni ‘90 entra a far parte del consiglio direttivo del fotoclub. Dopo una pausa durata dieci anni, nel 2006 si riavvicina alla fotografia e ritorna al fotoclub. Nel 2008 partecipa al progetto FIAF “Immagini del Gusto“ e una sua foto viene pubblicata in catalogo. Del 2010 è la mostra “Il gioco del pozzo” a Terranuova Bracciolini con la BAM di Antonio Manta. Nel 2011 realizza per l’ufficio del turismo il DVD “Montevarchi fra storia e leggenda”. Nel 2011 sue foto sono pubblicate sul libro FIAF “Passione Italia“. Nel 2012 vince il Primo Premio Mondopiccolo Immagini (Busseto). Nel 2013 espone presso la Corte de’ Medici a Montevarchi la mostra “Maramures memories”. Nello stesso anno vince il 3° Premio a Corigliano Fotografia e il 1° Premio al Portfolio dell’Ariosto. Prende parte con sue foto alla mostra FIAF per il Mondiale di Ciclismo alla Limonaia di Villa Strozzi a Firenze. E’ presente a varie mostre e iniziative dei Fotoamatori F. Mochi e del Comune di Montevarchi. E’ ospite a serate in vari circoli toscani. Partecipa a concorsi fotografici della FIAF e FIAP, sia con foto che con audiovisivi.