Portfolio Italia 2013
30 novembre 2013 - 16 febbraio 2014
Karina Mariti
I cieli sono uguali

di Piera Cavalieri

Due corolle fluttuano nel buio, libere da stelo e foglie, espongono la loro bellezza in modo inusuale.  E’ l’antefatto dell’opera di Karina Mariti. Si tratta di un genere di fotografia dedicato alla vita intima e alle coppie omosessuali, dominato dalle esperienze di alcuni fotografi coraggiosi, prima fra tutte l’artista statunitense Nan Goldin che negli anni ‘80 dà vita ad una sorta di diario con le immagini dei suoi amanti e amici, spesso omosessuali. E’ un mondo fragile, fatto di eccessi, di ribellione e di dolore che il perbenismo confina ai margini della società. In Italia e cronologicamente ancor prima, Lisetta Carmi alla fine degli anni ‘60 inizia la sua opera più nota, riprendendo vite difficili con un probabile desiderio di normalità ma l’Italia ne è scandalizzata. Ed è recentissimo il progetto di Maika Elan sulle coppie omosessuali in Vietnam. Karina Mariti ci sta raccontando qualcosa di nuovo, qualcosa che non ha a che fare con la provocazione urlata, ma è la ricerca della normalità. L’obiettivo è ambizioso ma spesso gli artisti si sentono chiamati in causa e ci rendono partecipi di un altro sentire. “I cieli sono uguali” per questo amore come tanti che alcuni vorrebbero diverso e che appare muoversi in una casa così simile a tante altre. Giochi di specchi sembrano alludere all’illusione del doppio uguale, così come l’accento sul due: due gatti, due anelli, una stampa con due due corpi femminili, sempre uguali. La normalità della casa si manifesta anche in alcune immagini tipiche degli interni italiani: una Madonna, una maternità e l’ulivo benedetto appoggiato sulla cornice. Karina Mariti riesce a rendere visibile la realtà invisibile dell’amore che è compenetrante immedesimazione nell’altro. Sento, vedo, provo quel che provi tu perchè io sono quel che sei tu, tu sei me, fra me e te non c’è differenza. E’ un tentativo di comprensione che non mette in scena usurati spettacoli di trasgressione, destinati alla segregazione. Non è uno spazio profano quello dei due protagonisti ma è quello, in realtà, sempre ignoto e insicuro della “normalità”. 

Biografia

Nasce a Cecina (LI) e dopo una lunga esperienza lavorativa come assistente di volo, è attualmente impiegata presso una multinazionale del trasporto navale. Si avvicina alla fotografia nel 2010, scoprendone in breve tempo la potenzialità espressiva che diviene occasione per raccontare storie e relazionarsi col mondo ad un nuovo livello. Predilige racconti intimi che portino l’attenzione sulle emozioni e sugli interrogativi del vivere quotidiano.