Portfolio Italia 2013
30 novembre 2013 - 16 febbraio 2014
Fabrizio Tempesti
Casa di guerra

di Massimo Mazzoli

La guerra scoppiata nei territori balcanici è stata una delle piùsanguinose tra quelle che hanno caratterizzato gli anni immediatamentesuccessivi al crollo del blocco sovietico. Fortissime motivazioni nazionalistiche, onnipresenti interessieconomici, resero incontrollabile e furiosa l’esigenza di affrancarsidefinitivamente dalle altre repubbliche che formavanol’ex-Jugoslava. La già fragile e momentanea situazione di pace vigente finì persgretolarsi rapidamente scatenando una serie di conflitti etniciche sconvolsero la nazione per ben un decennio, dal 1991 al 2001, causando la perdita di circa centomila vite umane. Croazia, confine con la Bosnia-Erzegovina, anno duemiladodici. Quasi per caso Fabrizio Tempesti si trova a passare in questastrada, immediatamente si accorge che, ancora una volta,celate dietro anonime apparenze si nascondono storie da provarea comprendere, sulle quali riflettere cui rendere omaggio. Un luogo smarrito nel cuore di un territorio ferito, un uomo èseduto nelle immediate vicinanze di una abitazione che mostraancora i segni violenti del conflitto recente. Gli occhi osservano il vuoto, ogni tanto un’automobile, transitandovelocemente, interrompe il silenzio e distrae lo sguardo. All’interno della casa situata al civico 28, il tempo si è fermato,la realtà si è spezzata nel momento stesso in cui una granatane ha decretato il termine, nelle stanze, sui mobili il velo deltempo ha posato il suo tessuto, gli oggetti hanno smarrito lapropria utilità, il silenzio provoca un fracasso assordante. Una fotografia superstite mostra due giovani creature di cui ignoriamo la sorte, un televisore abbandonato in mezzo allemacerie giace inutile così come il tetto abbattuto, come latenda lacerata, come le lancette inanimate dell’orologio aggrappatoalla parete di ingresso. Intanto l’uomo sopravvive,soltanto biologicamente, al suo lutto. Le domande, i dilemmi, le preghiere non hanno avuto risposta;il dolore, quello si, ha straziato lo spirito, ha indurito i lineamenti,ha segnato lo sguardo, ha spazzato via la vita.

Biografia

E’ nato e risiede a Prato. Si avvicina alla fotografia negli annidel liceo (‘68), ma inizia a fotografare con impegno e stampareil bianco e nero nel 1977, anno di iscrizione al Fotoclub Il Bacchinodi Prato. Dopo le prime ammissioni, arrivano numerosipremi ad importanti concorsi valevoli per la statistica FIAF. E’animatore di significative attività culturali, direttore del DipartimentoManifestazioni FIAF e Consigliere Nazionale per 9anni, attività che gli valgono le onorificenze BFI ed ESFIAP. Nelmaggio 2013 gli viene conferita anche quella di IFI (Insigne FotografoItaliano).Alcune sue pubblicazioni sono: Prato, Città di Mercanti; I sassiacuti della Calvana; Il tempo dei cento colpi. Ha esposto nelle collettive Un Paese unico, Italia fotografie (Alinari, 1997); Immaginidel gusto (FIAF-Slow Food, 2005 e FIAF 2008); 17 marzo2011, Una giornata Italiana.